La Signora vuole fare la spesa all’estero Diego chiama un amico

Torino «Non sono previste operazioni di mercato perché abbiamo già la giusta qualità. Dobbiamo invece lavorare sullo spirito di gruppo, sulla volontà assoluta di mettere la Juve davanti agli interessi individuali». Così parlò il presidente bianconero Jean Claude Blanc in data 28 dicembre, giorno della presentazione di Roberto Bettega. Lo stesso Bettega, pochi minuti dopo avere visto la sua Juve qualificarsi per i quarti di finale di Coppa Italia, ha invece spiegato che «qualcosa faremo. Prima, però, dovremo recuperare alcuni dei nostri infortunati». Nell’emergenza attuale, alla Juve conviene navigare a vista.
Per il momento, il solo che è certo di tornare subito è Gigi Buffon, che proprio ieri ha annunciato di essere pronto a riprendersi il posto domenica a Verona. Per il resto, campa cavallo e vai con le dita incrociate, se è vero che la cattiva notizia di ieri è il guaio muscolare che terrà Caceres lontano dai campi per una ventina di giorni: si è così arrivati a una quarantina di infortuni da inizio stagione, una pandemia. E sul conto di Iaquinta raccontano di contrattempi legati al ginocchio sinistro: ha dovuto rallentare il ritmo della rieducazione ma è previsto il rientro con la Roma, la sera del 23 gennaio, a tre mesi dall'operazione di menisco. C’è da stringere i denti, almeno per una-due settimane. Volendosi comunque cautelare, Secco e Bettega stanno sondando il terreno per far arrivare a Torino un centrocampista e un attaccante laterale: su Crespo, in rotta col Genoa, è stato fatto un timido sondaggio, peraltro accreditato dallo stesso procuratore dell’argentino («Juve? É solo una ipotesi») ma non si dovrebbe andare molto oltre anche a causa delle sue condizioni fisiche.
Al caso di Ferrara e della Juve attuale, avrebbe fatto comodo l’ala di scuola bianconera Lanzafame, rimasto invece a Parma (dove è in prestito, mentre la comproprietà è tra Juve e Palermo) dopo una trattativa interrotta bruscamente e per motivi comprensibili. I dirigenti del Parma, hanno chiesto, per restituire Lanzafame alla Juve nel periodo gennaio-maggio 2010, la bellezza di 2 milioni di euro, il costo del riscatto di Mirante, attuale portiere in forza alla squadra emiliana. «Non se ne parla nemmeno» è stata la risposta di Alessio Secco. É allora possibile virare su Ekdal, svedese attualmente al Siena (in prestito) ma di proprietà della Juve, utilizzato da Malesani in questa nuova versione (ha fatto gol contro l’Inter a San Siro). Arrivato a Torino come centrocampista centrale e basta, in Toscana si è scoperto invece duttile e utilizzabili in diversi ruoli. Resta infine aperta la caccia al centrocampista centrale: Cigarini piace ma il Napoli ha detto no, l'interesse su Ledesma è vistosamente scemato in attesa di capire qualcosa di più dopo l'udienza del 26 gennaio che potrebbe dare il via a un secondo caso Pandev. Oggi, però, la Signora non è in grado di dare battaglia a Inter e Napoli sul versante ingaggio e nemmeno è intenzionata a negoziare con Lotito. L’unica soluzione allora è rivolgersi al mercato estero come avvenne l’anno scorso con Sissoko, segnalato da Claudio Ranieri.

Ci si potrebbe allora rivolgere, con uno sforzo non indifferente, al Werder Brema - ex squadra di Diego -per chiedere il talentuoso centrocampista di origini turche Mesut Ozil: classe 1988, miglior giocatore della Bundesliga in questa prima parte di stagione, piace anche all'Arsenal e viene valutato 15 milioni. Cifra incompatibile con il bilancio della Juventus, accusata di aver rinunciato a Hiddink proprio per questo motivo. E infatti i siti spagnoli ieri hanno accreditato la candidatura di Juande Ramos, ex Siviglia.

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