Sistina L’ultima Cuccarini? È la più «provocante»

Completamente nuda per sei lunghissimi minuti, coperta nei punti «caldi» solo dalla sagoma stilizzata di una chitarra elettrica. Così apparirà la Cuccarini durante l’esecuzione di Fever. Un numero particolare, che sarà proposto nella serata finale di sabato al Festival di Sanremo e che sicuramente darà la scossa sia al pubblico dell’Ariston, sia ai telespettatori sintonizzati col festival. Sicuramente, Fever si candida ad essere il pezzo-traino del nuovo spettacolo di Luca Tommassini Il pianeta proibito musical che debutta al Sistina con la partecipazione virtuale di Morgan, della Maionchi e di Francesco Facchinetti. Un’immagine hot, quella della Cuccarini senza veli, che campeggia su manifesti dello show e che stride con l’ideale rassicurante della ballerina lanciata dalla trasmissione Fantastico. «Inutile negarlo. Col nudo ci abbiamo giocato su, ma sinceramente non vedo lo scandalo. Oggi in giro si vede di tutto, io stessa in 25 anni di carriera ho fatto balli provocanti, anche una lap dance. Amo le sfide e adoro rimettermi in gioco» spiega la Cuccarini che nel musical declinato tra punk rock e Shakespeare vestirà i panni (crinoline e bustier di cuoio) di Miranda. «Un personaggio senza malizia, una donna candida vissuta in un mondo artificiale creato dal padre, che a contatto con gli esseri umani scoprirà le emozioni forti. Certo, on sono come lei, ma la meraviglia e lo stupore per il mio lavoro, li provo tutti i giorni».
Ambientazione spaziale, look vintage, e grande musica. Il pianeta proibito è una rock ballad sospesa tra passato e futuro che stupisce e commuove col vigore della ipertecnologia, l’anima colta del Bardo (La tempesta), più le voci dei talenti sbocciati a X Factor, supportati da una colonna sonora che spazia da I will survive, The way you make me feel, Fever agli evergreen nostrani.

Con la Cuccarini in scena anche Attilio Fontana (Capitan Tempesta) e Pietro Pignatelli (Prospero). Ispirato al rock musical di Bob Carlton dell’88 - a sua volta tratto da un film culto degli anni ’50 -, Il pianeta probito promette emozioni a go-go: un «viaggio sperimentale» che gli spettatori ricorderanno.