Il corpo senza vita di Mehran Karimi Nasseri, rifugiato politico iraniano che per oltre 18 anni ha vissuto all'interno dell'aeroporto Charles de Gaulle di Parigi ispirando la trama del celebre film "The Terminal", è stato ritrovato nel terminal 2F dello scalo francese. Secondo quanto riferito dalle autorità locali il 76enne è morto per cause naturali.
La surreale storia del senzatetto di origini iraniane, Mehran Karimi Nasseri, aveva conquistato l'attenzione alla fine degli anni '90. Arrivato a Parigi dopo essere stato respinto dal Regno Unito, dove si era recato per cercare la madre che non vedeva da anni, Nasseri era privo di passaporto e era rimasto bloccato nell'aeroporto della capitale francese, Charles De Gaulle, per motivi burocratici dal 1988 al 1998, quando aveva ottenuto lo status di rifugiato in Francia e un permesso di soggiorno. Ma dallo scalo l'uomo non si è mai mosso fino al 2006. Diciotto anni trascorsi nel gate dove sopravviveva aiutando i turisti con i bagagli e vivendo una vita dignitosa, come se il terminal fosse una vera e propria casa. Per i dipendenti Nasseri era diventato un volto familiare e era stato soprannominato confidenzialmente "Sir Alfred".
Nel 1998 un avvocato, che si occupò gratuitamente della sua vicenda, riuscì a fargli ottenere il permesso di lasciare l'aeroporto (ma Nasseri scelse di rimanere non avendo una casa) e la sua storia ottenne l'interesse della Dreamworks. Steven Spielberg rimase così colpito che decise di raccontare una storia simile nella pellicola "The Terminal" del 2004 con protagonista Tom Hanks.
Subito dopo il film l'uomo si era trasferito in una casa di accoglienza a Parigi, vivendo dei proventi arrivati dal film. Negli ultimi mesi, però, Nasseri era tornato a vivere in aeroporto, luogo che lui sentiva ancora come "casa". Quando il suo corpo è stato trovato, addosso le autorità hanno trovato qualche migliaio di euro in contanti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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