Sogni d’oro in hotel: 29mila euro a notte

Su «Forbes» la classifica delle camere d’albergo più care del mondo: la suite del «Cala Volpe» è al quarto posto

Nino Materi

Il prezzo ufficiale è 29.000 euro a notte. Ma, se siete amico del direttore, magari ve la cavate con 28.500, colazione compresa. Se vi trovate dalle parti di Cannes e volete fare un figurone puntate dritti sull’Hotel Martinez e, una volta alla reception, chiedete con nonchalance: «Penthouse Suite, s’il vous plait». Il nome, «Penthouse», fa ben sperare anche su eventuali extra molto particolari. Optional più che giustificati considerato che, con circa 60 milioni delle vecchie lire, un povero cliente ha tutto il diritto di godere di qualche comfort fuori programma.
Certo che se siete già in compagnia di moglie, fidanzata o amante, sarà meglio ripiegare su soluzioni più economiche, scegliendo l'Hotel Cala di Volpe in Costa Smeralda che, alla modica tariffa di 21.230 euro, vi regalerà il pernottamento per un’intera giornata nell’«Appartamento Presidenziale» con vista mare e comprensivo di tre camere, altrettanti bagni, piscina d'acqua di mare, gazebo e solarium. L’hotel sardo è l’unico nome italiano inserito dalla rivista Forbes tra gli alberghi che assicurano le suite più belle (e costose) del mondo. Il nostro «cinque stelle lusso» si è classificato al quarto posto, forte di un «risparmio» di ben 770 euro rispetto ai 29mila euro a notte dell’ormai mitica «Penthouse» (dotata di Jacuzzi, quattro camere e terrazza sul Mediterraneo) dell’Hotel Martinez di Cannes, leader incontrastato nella speciale hit dei resort più esclusivi.
Piazzamenti di prestigio anche per la «Royal Penthouse Suite» (la formula «Penthouse» evidentemente è assai apprezzata, ndr) del President Wilson hotel di Ginevra, con vetri antiproiettile (27.402 euro) e la «Royal Villa» del Gran Resort Lagonissi di Atene (26.686 euro). Decisamente parsimoniosa, invece, la «Royal Suite» dell'Hotel Burj al Arab a Dubai (8.531 euro), nonostante offra nel prezzo «letto rotante a baldacchino, cinema privato, Jacuzzi e ascensore privato». Rispetto al 2003, ultimo anno in cui il magazine statunitense Forbes ha stilato lo stesso elenco, il numero di camere a prezzi astronomici è salito in modo considerevole, includendo località di tutto il mondo.
Ma gli «ispettori» di Forbes ci tengono a mettere le mani avanti: «Il prezzo dà la soddisfazione di dire che si è dormito nella camera più cara al mondo, ma non è stabilito se “la più cara” sia anche la “migliore”». Insomma, rischiate di dover fare un mutuo per una stanza la cui unica cosa veramente «al top» è il costo che, però, potrebbe essere inversamente proporzionale alla qualità del servizio. Una beffa.
Tra l’opzione da super ricchi della «Penthouse Suite» di Cannes e la scelta «proletaria» della «Royal Suite» di Dubai, c’è la camera executive dell’Hotel President Wilson di Ginevra «con vetri a prova di proiettile»; la stanza Vip del Gran Resort Lagonissi di Atene «con piscina interna privata» e il loft Dream dell’Hotel Atlantis alle Bahamas, dove ha soggiornato addirittura Michael Jackson, noto per non essere un cliente che si accontenta dell’acqua minerale nel frigobar.
«La crescita del benessere della popolazione mondiale è uno dei motivi dell'aumento di richiesta per le camere di lusso», sostiene Mark Woodworth della Pkf Consulting, compagnia di consulenza alberghiera americana.

Ma poi mister Woodworth ci pensa un attimo, e svela la verità: «Il più delle volte questi paradisi negli hotel sono occupati gratis da furbi uomini d'affari. Il business funziona così. Un super manager organizza un “incontro di studi”, i semplici convegnisti pagano, lui usa la suite come sconto sull'acquisto globale».
Ma non ditelo ai convegnisti, altrimenti sono guai.

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