Sorpresa, i cantieri sporcano più delle auto

Quale sarà la prima causa di inquinamento al mondo? Le auto? No. I riscaldamenti? Nemmeno

Sorpresa, i cantieri sporcano più delle auto

Quale sarà la prima causa di inquinamento al mondo? Le auto? No. I riscaldamenti? Nemmeno. Secondo un recente studio dell'Università di Leeds la prima causa di inquinamento delle città in futuro - tra il 2017 e il 2050 - potrebbero essere i cantieri, che inciderebbero per il 21%. E cosa si sta facendo a Milano per contrastare l'inquinamento da cantiere? Nulla. Nel piano aria del Comune si parla semplicemente di «regolamentazione dei mezzi da lavoro e delle attività di cantiere». Ma chi controlla oggi i cantieri? In centro città non si contano. Tanto per fare un esempio, il cantiere in zona Cinque Vie, in quel che restava del garage Sanremo, si è fermato perché si sono scoperte alcune mura romane. Nei mesi scorsi però gli abitanti della zona hanno visto un via vai di camion ripieni di terra (tutti peraltro nuovi di pacca, immatricolati nel 2020, parola di cronista che segue le inchieste di 'ndrangheta, che del movimento terra è regina, ma questa è un'altra storia...) e questa stessa scena è destinata a ripetersi, in centro e i periferia.

Anche perché l'ecobonus del 110% sulle ristrutturazioni edilizie fa gola alle società e ai fondi che hanno in città centinaia di edifici a uso ufficio che la pandemia ha di fatto svuotato. Che fine faranno? Facile che vengano convertiti in appartamenti di lusso, bed&breakfast o altro. E questo significherà un moltiplicarsi di cantieri in centro e ovviamente nelle periferie. Con un impatto sull'inquinamento tutto da (ri)calcolare. Secondo gli esperti, da un'analisi dei dati nelle C40 - le principali città europee tra cui Milano - le emissioni legate alla costruzione di edifici e infrastrutture potrebbero aumentare del 37% rispetto ai dati del 2017.

E se tutte le città europee utilizzassero materiali a basso impatto, il risparmio in termini di minor inquinamento sarebbe solo del 18%. Un'incidenza di cui nessuno parla ma che invece rischia di vanificare le promesse di Sala, lastricate di ottime intenzioni ma di dubitabile efficacia.

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