Salvini non si fida: "Tsipras non ce la racconta giusta"

Durante la cena a sostegno di Radio Padania, Salvini parla senza freni: dall'Europa, alla Grecia, dai delinquenti ai profughi. "Tutti ridono di noi, voglio riportare la normalità"

Salvini non si fida: "Tsipras non ce la racconta giusta"

Castelcovati, provincia di Brescia. Alla cena della Lega Nord per sostenere Radio Padania Libera, diretta da Alessandro Morelli, non poteva mancare il Segretario federale Matteo Salvini, accolto da una schiera di 650 militanti. Bagno di folla tutto per lui, code per avere la sua immagine autografata, gadget messi a disposizione dalla radio. Salvini si presenta in bermuda con tasca esterna, dove tiene l'immancabile tablet con cui si tiene aggiornato, e una t-shirt con la scritta in mostra "Io sono populista". Uomo normale, in mezzo a uomini normali che auspica la normalità del paese. Acclamato da tutti, assediato da troppi, quasi non riesce a mangiare. Sulle tavole chilometriche, cena a base di ravioli, stinco di maiale e polenta taragna, piatti tipici della zona.
Sale sul palco e dice la sua a tutto campo: tocca il tema dell'immigrazione, la difficile situazione della Grecia, le tasse, il paradossale risarcimento per i delinquenti che non si sono trovati bene in carcere.

L'intervento parte con una stoccata al Premier Matteo Renzi: "Non vi porto via troppo tempo - dice - immagino che tanti di voi domani hanno l'abitudine di andare a lavorare non essendo richiedenti asilo, non avete bisogno dei 35 euro al giorno. Poi valorizza Radio Padania definendola "piccola e testarda" e continua "è una radio che fa incazzare la sinistra, ma se ogni giorno la Boldrini si incazza significa che quel giorno ha un senso".
A proposito della questione post-referendum in Grecia, qualcosa sembra non convincerlo:"Non ci sono i nuovi eroi, Tsipras non ce la racconta giusta. Dice che ripaga il debito però non esce dall'Europa, che cambia l'euro ma vuole continuare a dare le pensioni. Le pensioni alle figlie zitelle dei dipendenti pubblici. Era ovvio che il paese saltasse. In Grecia rischiano molto, perché dall'Italia e dall'Europa hanno ricevuto 200 miliardi di euro, l'Italia che invece i soldi non li prende ma li da, che fine fa?

Poi passa alle riforme a costo zero e tra queste ne cita una tanto curiosa quanto incredibile. "Secondo un provvedimento dell'Europa, con i nostri soldi paghiamo 8 euro al giorno ai carcerati che usciti di prigione dichiarano di essersi trovati male". Dopo una sana risata del pubblico, Matteo Salvini fa qualche esempio: "La cella era sporca, era stretta, mangiavamo male, non avevano spazio. 8 euro al giorno significa 240 euro al mese. Pari all'elemosina che il governo destina a un invalido".

Ma tra aggressioni, delinquenza, immigrazione infinita, false cooperative che fanno finta elemosina, rom, Salvini dice: "La colpa non è loro, è nostra perché glielo permettiamo". Il Segretario della Lega Nord auspica un paese normale, dove chi sbaglia paga e chi è bravo viene premiato, dove le tasse le paga chi guadagna, dove tutti possano ambire a migliorarsi e non a peggiorare".

Pensando ai profughi si definisce "fratello dei veri profughi, che scappano davvero dalla guerra. Eppure in stazione a Milano sono tutti ammassati come bestie. "E poi un fenomeno come Gad Lerner dice di curare la scabbia con la pomatina. Ci curi suo figlio!", sbotta Salvini.

L'intervento si

conclude con un ringraziamento alle persone presenti e una riflessione personale dove Salvini ammette i suoi limiti e difetti, dice di non essere eccezionale ma che "essere normali in Italia è già una cosa spettacolare".

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