SPECIAL-OTTI. Dopo il poker, la scala reale. Le carte in mano a Carlo Ancelotti non lasciano spazio ai bluff degli avversari in Premier League. Con la quinta vittoria in cinque turni di campionato, il suo Chelsea rimane solitario in vetta alla classifica e il tecnico di Reggiolo batte il primo record di Mourinho, suo acerrimo nemico ai tempi del derby di Milano e suo predecessore sulla panchina dei Blues (senza contare l'interregno di Grant, Scolari, Wilkins e Hiddink): lo Special One alla sua prima stagione a Stamford Bridge si fermò a 4 vittorie di fila all'esordio, mentre Carletto è già arrivato a cinque. Merito soprattutto di Florent Malouda, l'esterno d'attacco francese che ha siglato sabato l'ennesima vittoria in rimonta del Chelsea. Un 2-1 a Stoke-on-Trent in una giornata cominciata con un'uscita scellerata di Cech che era costata il vantaggio dei padroni di casa con Diagne-Faye. Una giornata raddrizzata dal sinistro prodigioso di Drogba su assist di Lampard e conclusa in gloria, appunto, con il sinistro di Malouda a battere nel recupero l'incerto portiere dello Stoke City.
SFIDA TRA INSEGUITORI. Alle spalle dei Blues capoclasse, un tris di inseguitrici a quota 12: il Manchester City, che però è a punteggio pieno, avendo giocato una partita in meno, il Manchester United e il Tottenham. Proprio i Red Devils e gli Spurs sono stati protagonisti della partita più attesa di giornata al White Hart Lane di Londra. La squadra di Redknapp, sorpresa delle prime giornate, passa subito in vantaggio dopo 38" con la rovesciata-capolavoro di Defoe, ma è un fuoco di paglia. La classe emerge purissima e a fine primo tempo, dopo la punizione telecomandata di Giggs e il sinistro dal limite di Anderson, i campioni di Inghilterra in carica sono già avanti. Vantaggio che ci pensa Rooney ad arrotondare nella ripresa per il 3-1 definitivo.
FURIA ADEBAYOR. L'altro big-match di giornata era quello in programma al City of Manchester Stadium tra i Citizens e l'Arsenal. Partita particolare soprattutto per il centravanti togolese Adebayor, passato in estate dai Gunners alla sponda celeste di Manchester tra le polemiche dei tifosi londinesi che non glielo hanno perdonato e che lo hanno fischiato per tutti i 90'. Sul campo, lo spettacolo non è mancato: City avanti con un colpo di testa di Richards che carambola sul palo e poi sulla schiena del portiere dell'Arsenal Almunia; londinesi che riacchiappano il pareggio grazie a un destro a fil di palo di Van Persie. Poi, sono i Citizens a sfondare. Prima Bellamy gira alla perfezione in rete, poi tocca proprio ad Adebayor diventare protagonista. In negativo, quando rifila (non visto) un calcio in faccia all'ex compagno Van Persie; in positivo quando svetta in area per il 3-1 del City; ancora in negativo quando si fa 80 metri di corsa per andare ad esultare sotto la curva dei suoi ex tifosi con intenti polemici. Validi solo per la cronaca il 4-1 di Wright-Phillips e il 4-2 del redivivo Rosicky. Ora però Adebayor è sotto inchiesta per entrambi i casi e rischia ben 6 giornate di squalifica, anche se nega ogni premeditazione sia del colpo a Van Persie, sia dell'esultanza provocatoria.
ZOLA GIÙ, LIVERPOOL SU. Il resto della giornata di Premiership ha riconsegnato al campionato un bel Liverpool, che ha archiviato la pratica Burnley con un 4-0 rotondo e confezionato soprattutto dall'israeliano Benayoun, autore di una tripletta. L'ex West Ham ha aperto le marcature con un bel piatto destro, ha propiziato il raddoppio di Kuyt (tap-in dopo una respinta di un suo tiro) e ha poi chiuso il match nella ripresa toccando in rete da distanza ravvicinata. Reds che raggiungono così Aston Villa e Sunderland a quota 9 punti. Male invece il West Ham di Zola, che esce sconfitto per 1-0 dal Robin Park di Wigan nonostante i lampi di classe purissima messi in campo dall'ex livornese Diamanti (per lui una punizione fuori di millimetri e un clamoroso incrocio colto con un sinistro telecomandato).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.