300 è il film di Zack Snyder tratto dall'omonima graphic novel firmata da Frank Miller che andrà in onda questa sera alle 21.12 su 20 Mediaset. Si tratta di una pellicola che ha spaccato a metà il pubblico: tra chi lo ha amato senza porsi nemmeno una domanda sull'accuratezza del racconto e chi, invece, non è riuscito a mandare giù i molti errori e incongruenze.
300, la trama
Il film di Zack Snyder porta sul grande schermo la famosa Battaglia delle Termopili, che vede contrappato il re Leonida contro re Serse nel 480 a.C. Sparta è una città fatta di orgoglio ed eccellenza militare, dove i bambini vengono istruiti al combattimento e alla forza sin dalla più tenera età. Un mondo fatto di guerrieri, dunque, che subisce uno scossone quando un ambasciatore arriva per comunicare a re Leonida (Gerard Butler) che il re Serse (Rodrigo Santoro) chiede la sottomissione di Sparta, per poter unire le sue forze all'esercito che il re persiano sta costruendo sotto il suo potere. Leonida non accetta la richiesta e uccide l'ambasciatore: dopodiché si reca dagli Efori - la guida della magistratura spartana - per chiedere supporto per la guerra contro Serse, al fine di evitare la caduta di Sparta.
Gli Efori non sono convinti e decidono di consultare l'Oracolo che tuttavia dice al sovrano che non può scendere in guerra durante i festeggiamenti religiosi delle Carnee. Con il sospetto che il governo sia corrotto, Leonida riesce comunque a unire 300 tra i migliori soldati spartani. Nonostante lo svantaggio numerico a favore dei persiani, Leonida e i suoi soldati utilizzano una strategia militare molto astuta, costringendo i soldati di re Serse a "infilarsi" in una gola dove l'inferiorità numerica non fa alcuna differenza. Con la speranza di poter tornare casa dalla moglie (Lena Headey), Leonida sente la vittoria vicina. Ma un figlio rifiutato da Sparta, Efialte (Andrew Tieman) rischia di cambiare l'ordine delle cose.
Tutti gli errori del film
300 venne presentato in anteprima al Festival di Berlino nel 2007 e sin dalla prima mondiale fu evidente il modo in cui la pellicola di Zack Snyder avrebbe finito con trovare tanti estimatori quanto haters. Come ricostruisce Cinematical, durante il suo passaggio al festival berlinese 300 venne accolto da una standing ovation da parte del pubblico durante la prima. Tuttavia nella proiezione anticipata per la stampa la reazione fu ben diversa: molti giornalisti, infatti, abbandonarono la sala durante il film, come se non potessero sopportarne la visione.
Da una parte è giusto sottolineare come 300 non sia un film storico e, dunque, non si presenta con pretese di accuratezza. Si tratta soprattutto di un racconto epico che racconta una pagina di Storia offrendo la propria versione per mettere in mostra soprattutto il tono eroico e virile dei protagonisti messi in scena. D'altra parte non si può nemmeno far finta di non notare che 300 porta sullo schermo un preciso evento storico, per cui sarebbe stato forse più saggio cercare di rimanere quanto più possibile attinenti alla realtà dei fatti. Secondo il The Guardian, invece, 300 ha fallito su tutta la linea nel trasporre la Battaglia delle Termopili, presentando errori per quel che riguarda l'aspetto militare e sociale di Sparta e dei suoi nemici.
Uno dei primi errori che viene fatto notare riguarda l'aspetto geografico del film. In 300 si sente la voce fuori campo che racconta gli eventi sottolineare come re Serse, infuriato dall'incapacità di avere la meglio su Sparta, si deceda a mandare eserciti "dagli angoli più oscuri del suo impero." Eserciti che includono soldati mongoli, elefanti indiani e soldati africani subsahariani che arrivano con dei rinoceronti. La sensazione è quella che Snyder abbia pescato a caso da alcune pagine di un libro di storia, portando in scena popoli che o non erano presenti nel 480 a.C. oppure non rientravano nell'impero comandato da Serse. Sempre il The Guardian sottolinea come non ci siano mai stati dei rinoceronti da battaglia e che un animale del genere, corazzato in quel modo, poteva avere senso solo in una sequenza de Il signore degli anelli.
Ma anche la resa della società spartana è resa in modo inesatto. Delio, nel suo lungo monologo finale, asserisce che gli spartani stanno riscattando "il mondo dal misticismo e dalla tirannia". Tuttavia Sparta, nel 480 a.C. non era affatto una democrazia: al contrario, molte delle guerre perpetrate dagli spartani erano dovute proprio all'ambizione di mantenere una struttura sociale basata sull'inequità, in cui le classi più abbienti e/o importanti potevano sfruttare gli Iloti, dei veri e propri schiavi. La struttura sociale di Sparta, per come viene mostrata nella pellicola di Snyder, somiglia molto più a quella di Atene, che già all'epoca era una fiorente democrazia. Allo stesso modo è inesatta la costruzione del personaggio di Efialte: nel film viene mostrato come un uomo deforme, rifiutato da Leonida come soldato per via delle sue deformità. Efialte, dunque, che sogna un futuro di gloria si arrende alle offerte di Serse, che gli concede donne e un'armatura da poter indossare. Ma il vero Efialte, sempre secondo il The Guardian, non era né un uomo deforme né uno spartano. Persino l'aspetto di Serse è stato modificato. Secondo i ritratti dell'arte persiana, Serse fu un uomo dall'aria distinta, con una folta barba a coprirgli il volto. Nel film, invece, viene presentato completamente glabro, vestito solo di catene che passano attraverso piercing dall'aspetto tutt'altro che pratico.
Tuttavia 300 non presenta solo degli errori storici, ma delle verie e proprie incongruenze. Ad esempio, durante la scena in cui viene chiesto consiglio agli Efori, l'Oracolo che danza ha un abito tenuto su da una bretella fermata da un fermaglio simile a una moneta: tanto la bretella quanto il ninnolo cambiano posizione da un'inquadratura all'altra, passando ora a sinistra ora a destra.
In un'altra scena, secondo quanto riportato da Movie Mistakes, gli spartani usano le loro lance per tagliare le frecce persiane rimaste incastrate nei loro scudi: nella scena è ben chiaro che alcuni pezzi di freccia sono comunque rimasti incastrati nello scudo. Nella scena successiva, tuttavia, delle frecce non c'è più alcuna traccia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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