È morto Sean Connery Addio al leggendario 007

Il mondo del cinema perde il suo James Bond più famoso e amato dal pubblico. Sean Connery è morto oggi all’età di 90 anni ma aveva concluso la sua carriera già nel 2003

È morto Sean Connery Addio al leggendario 007

Il mondo del cinema perde il suo James Bond più famoso e amato dal pubblico. Sean Connery è morto oggi all’età di 90 anni ma aveva concluso la sua carriera già nel 2003. Da allora si è dato alla politica impegnandosi per l’indipendenza della sua Scozia dal resto del Regno Unito.

I difficili anni dell'infanzia

Connery nasce nel 1930 ad Edimburgo da padre irlandese e madre scozzese, gente povera ma onesta. Così Sean antepone il lavoro allo studio che, comunque, non è mai stata la sua passione. “A 13 anni ho lasciato definitivamente la scuola e ho fatto mille lavori con in testa una sola idea, forse comune ai bambini di allora: andare in guerra”, spiegherà in un’intervista l’attore scozzese che ha avuto una carriera militare molto breve. Entra in Marina a 16 anni ma, dopo solo tre anni, viene congedato a causa di un’ulcera. In questo periodo si fa tatuare sulle spalle le scritte: ‘Mum and Dad’ e ‘Scotland forever’ e, poi, accetta i lavori più svariati, tra cui il lucidatore di bare. Nel 1953 partecipa al concorso di Mister Universo classificandosi terzo ma aveva già iniziato a recitare due anni prima in un musical, South Pacific, in scena a Londra. Nel 1958 è protagonista, insieme a Lana Turner, nel film Estasi d'amore - Operazione Love.

Il successo con i film di James Bond

Il successo internazionale inizia nel 1962 quando Connery viene scritturato per la parte di James Bond, l’agente segreto inglese nato dalla penna dello scrittore Ian Fleming. Un successo che l’attore mal digerisce. “È inutile che mi paragonino a James Bond. Bond è inglese e io sono scozzese. E gli inglesi non mi piacciono affatto perché sono scozzese”, dice con una punta d’orgoglio, nel 1965, in un’intervista rilasciata a Oriana Fallaci mentre sta girando Agente 007 – Thunderball. E ancora: “Mi arrabbio quando mi chiedono se vorrei essere James Bond, se assomiglio a James Bond, se devono chiamarmi Connery o Bond”.

Nel 2005 Connery confesserà che la sua più grande aspirazione non era quella di fare l’attore:“Bond ha significato per me la scoperta del cinema, prima il mio sogno era di fare il calciatore, avrei giocato nel Manchester United se non avessi avuto uno strappo muscolare”. In totale, dal 1962 al 1971 Connery ha girato sei film ispirati al noto agente segreto inglese: Agente 007 - Licenza di uccidere, Dalla Russia con amore, Missione Goldfinger, Si vive solo due volte, Una cascata di diamanti. Nel 1983, tornerà a vestire i panni di Bond in Mai dire mai, un remake di Agente 007 - Thunderball (Operazione tuono) che però non appartiene alla serie ufficiale.

Gli altri film degli anni '60 e '70

Negli anni ’60 e ’70 interpreta anche altri ruoli con registi famosi come Alfred Hitchcock che lo vuole in Marnie (1964) oppure Sidney Lumet che, l’anno seguente, lo dirige ne La collina del disonore. Nel 1968 recita accanto a Brigitte Bardot nel western Shalako, mentre nel 1974 è il colonnello Arbuthnot nel film Assassinio sull'Orient-Express, tratto dall’omonimo giallo di Agatha Christie. Due anni più tardi sarà protagonista, insieme a Audrey Hepburn in Robin e Marian. Nel 1977 recita in Quell’ultimo ponte, avendo accanto a sé star come Michael Caine e Laurence Olivier. Nel 1979 lo scrittore Michael Crichton sceglie Connery tra i protagonisti del film 1855 - La grande rapina al treno, ispirato proprio a una storia realmente accaduta e raccontata in uno dei suoi libri.

Sean Connery vince l'Oscar

Gli anni ’80 sono ricchi di soddisfazioni e premi. Nel 1986 riceve il premio Bafta per il film campione d’incassi Il nome della rosa, tratto dal libro di Umberto Eco, mentre l’Oscar come miglior attore non protagonista arriva l’anno dopo grazie alla pellicola diretta da Brian De Palma, Gli Intoccabili, dove recita accanto a Kevin Costner, Robert De Niro e Andy Garcia. Per questo film vince anche un Golden Globe. Il 1989 è l’anno di un altro grande successo, Indiana Jones e l'ultima crociata di cui Connery ha sempre conservato un buon ricordo. “Non ho un film preferito tra quelli che ho girato, quando mi rivedo trovo sempre qualcosa che avrei potuto fare meglio. Ci sono film che mi sono più cari di altri perché è bello il ricordo della lavorazione. Indiana Jones, per esempio, con Spielberg e Harrison Ford, è stata un’esperienza molto divertente”, dirà in un’intervista a Repubblica.

Gli ultimi anni di vita e l'impegno politico

Nel 1990 veste i panni di Marko Ramius, comandante di un sottomarino sovietico in Caccia a Ottobre Rosso e recita anche nel film La casa Russia, tratto dall'omonimo romanzo di John le Carré. L'anno dopo interpreta Riccardo Cuor di Leone nel film Robin Hood - Principe dei ladri e nel 1992 è protagonista del film Mato Grosso. Dopo di che compare in un’altra decina di film e l’ultimo, La leggenda degli uomini straordinari, risale al 2003. L’addio ufficiale al cinema arriva nel 2006 dopo essersi fatto rimuovere un tumore dal rene. Dedica gli ultimi anni della sua vita all’impegno politico per l’indipendenza della Scozia, sostenendo, anche finanziariamente, il Partito Nazionale Scozzese (SNP).

In una delle sue ultime interviste rivelerà: “Quando mi hanno proposto il titolo di Sir (2002 ndr) ho chiesto una settimana per pensarci. E siccome non mi è stato imposto di modificare nessuna delle mie opinioni, né politiche né professionali, ho deciso di accettare il titolo. E nessuno è venuto a togliermelo, almeno finora”.

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