Alena Seredova ha sofferto molto, per sua stessa ammissione, dopo la fine della sua storia d'amore con Gianluigi Buffon. La bella ex modella ceca, ai microfoni del settimanale Chi, è tornata a parlare di quel periodo molto duro della sua vita: “La prima casa con Gigi? Aspettavo il primo figlio. Ma mentre la lasciavamo non ho pensato troppo ai ricordi e non ho sofferto molto. Certo, rivedi le foto del tuo compleanno e ti accorgi che sono tutte scattate nella stessa stanza, nello stesso angolo. E che sono tante. Ma anche per ricominciare, per ricostruire nuovi ricordi io credo che noi quattro, con il cane Sprint, dobbiamo passare attraverso questo cambiamento. Che ho letto da qualche parte che è uno dei traumi più grossi. Lo sono anche il divorzio e i lutti? Allora io ne ho fatti due su tre. Non è male" .
L'ex modella ceca ha poi parlato del trasloco da una casa molto grande ad una molto più piccola e delle tante difficoltà avute: "Il tempo per passare da una casa all’altra era poco: in tre giorni ho dovuto spostare tutto. Intanto dormivano un po’ in giro. Sfollati? Gli sfollati, sì: siamo stati a casa di Alessandro Nasi, ci siamo arrangiati con i materassini gonfiabili, poi quando ho iniziato a sentire le ossa che scricchiolano ho accettato l’invito della mia amica Lavinia. E alla fine siamo entrati, e ora qua ci stiamo abituando perché la casa è molto più piccola. Prima stavamo in mille metri quadrati e passa, con un giardino che era un parco. Sprint lì correva e aveva tutti i posticini dove nascondere le sue ossa. Ma per carità, qui è tutto giustissimo".
La Seredova ha poi parlato dei due figli avuti con Buffon e della possibiltà che entrino nel mondo del calcio: "I miei figli nel calcio? Vorrei per loro il successo, che per me significa essere sempre felici di quello che si fa ed essere sempre appassionati. È brutto dire che non mi interessa che cosa faranno, forse, ma a me basta che siano soddisfatti. Detto questo, so anche che loro portano un cognome pesante, perciò essere paragonati per tutta la vita a loro padre è molto, molto dura.
Quando sono arrivati i miei figli ho deciso di mettere davanti marito e figli. La vita da moglie di un calciatore? Il week-end è destinato alla partita, ci sono le trasferte, i viaggi in estate con la squadra, è una vita, direi, dedicata. Ma non c’è niente di brutto, anzi”.
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