"Benedetta", la suora lesbica del '600

Il film di Verhoeven racconta una storia nascosta. Con una sexy Efira...

"Benedetta", la suora lesbica del '600

Cannes. Benedetta Carlini è personaggio non troppo conosciuto ma è destinato a guadagnare notorietà da ieri sera quando il Festival di Cannes ha battezzato Benedetta, il nuovo film di Paul Verhoeven che, a 83 anni da compiere il giorno dopo il riavvolgimento del red carpet, ha dedicato proprio a lei. Una donna scomoda. Una suora particolarmente sensibile agli appetiti sessuali e dalle inclinazioni omosessuali.

Vissuta a cavallo tra Cinquecento e Seicento, a trent'anni divenne badessa del convento della Madre di Dio a Pescia. Inquietanti visioni di uomini che le apparivano nel sonno, minacciandola di morte vennero attribuite al demonio e la consorella, suor Bartolomea, fu assegnata a dormire nella sua cella nella speranza di mitigarne gli incubi.

Le autorità ecclesiastiche, molto attive in periodo di controriforma, fecero subito indagini sui quei fenomeni demoniaci ma scoprirono che le due monache erano in realtà amanti. La storia rimase sepolta negli archivi e venne alla luce per merito di Judith Brown che, nel 1986, pubblicò il volume Atti impuri - Vita di una monaca lesbica nell'Italia del Rinascimento. E ad esso si è ispirato il regista che negli ultimi suoi lavori si è dimostrato sensibile verso storie di donne e di religione. Se Elle è stato l'ultimo film da lui girato, un progetto nel cassetto è ispirato a Gesù, tratto da un libro scritto dallo stesso Verhoeven che tuttavia si definisce ateo.

Cornice delle riprese l'Italia, tra Toscana e Umbria, con una breve escursione in terra di Francia per gli interni di un convento. Benedetta ha avuto un percorso decisamente travagliato. Destinato all'uscita nel 2019 sempre a Cannes, ne è stato annunciato il rinvio a causa di problemi nella post produzione, legati a un intervento chirurgico cui Verhoeven ha dovuto sottoporsi.

Lo sciagurato annus horribilis 2020 ha visto la sospensione della rassegna e ora è finalmente libero di approdare in sala nella selezione del concorso internazionale. Il regista ne è l'ambasciatore in compagnia di Virginie Efira, l'attrice belga che interpreta Benedetta Carlini, a fianco di Charlotte Rampling nei panni della madre badessa e Lambert Wilson in quelli del nunzio.

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