Betta Guerreri, e il fashion è arte

La stilista che veste le star apre un nuovo spazio per i giovani a Milano

Giovanni Terzi

Riconosciuta come «la regina del tubino», pezzo clou del guardaroba femminile, dove ha saputo, grazie a tagli innovativi (da vero ingegnere del corpo femminile), coniugare bon ton e sensualità, fuggendo dalla noia quanto dall'esibizionismo, oggi, in un'epoca di globalizzazioni, Betta Guerreri, fashion designer di Gio' Guerreri, lancia quanto di più personalizzato possa offrire il Made in Italy, il ton couture, un mix tra quel bon ton che l'ha resa famosa e la couture che ha rilanciato con successo (erano suoi gli abiti più applauditi ai recenti matrimoni nobiliari in Europa). La stilista ha ripreso le redini del suo marchio Gio' Guerreri forte anche di un nuovo accordo con il produttore Luigi Del Viscovo, che realizzerà le linee.

«E si riparte con una nuova sede, un grande spazio multifunzionale a Brera dove dalle vetrine vediamo il manifesto di Giorgio Armani, un esempio di grinta lavorativa per tutti i giovani», dice la stilista, che sfila le sue creazioni anche in Tv vestendo le più belle conduttrici. L'open space di via Sacchi 5 a Milano si aprirà a giovani creativi, artisti e scrittori che non trovano luoghi dove presentare le loro opere. All'interno dello show room c'è anche una sartoria che ricorda quella delle sorelle Fontana.

Questo è sempre stato il binario su cui Betta Guerreri ha

sempre lavorato producendo anche capi unici e speciali, da cui magari nascono poi ispirazioni per gli abiti del prêt-à-porter, che sviluppa anche una nuova vendita on line legata ai siti bettaguerreri.com e gioguerreri.com».

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