Su Rai 2, questa sera alle 21.20 verrà trasmesso Boston - Caccia all'uomo, una pellicola del regista Peter Berg con protagonista Mark Wahlberg che racconta l'attentato avvenuto il 15 aprile 2013 a Boston, durante la fase finale della storica maratona della città.
La pellicola è tratta dal libro Boston Strong, scritto da Casey Sherman con l'assistenza del giornalista Dave Wedge. I due cercarono di raccontare i fatti che portarono alla terribile esplosione che uccise tre persone e ferì centinaia di spettatori dell'evento sportivo.
Boston - Caccia all'uomo, la trama
Tommy Sanders (Wahlberg) è un sergente delle forze dell'ordine che, tuttavia, ha qualche problema comportamentale che passa, soprattutto, attraverso degli scatti d'ira che sfociano nella violenza. Ed è proprio a causa di uno di questi scatti che si trova degradato. Dopo aver preso a calci un collega e aver avuto un comportamento non consono ai gradi appuntati alla sua uniforme, Tommy viene spedito - quasi per punizione - a sorvegliare il tratto finale della maratona di Boston, per assicurarsi che non ci siano incidenti di sorta.
Tuttavia il compito, che sembrava quasi di routine, si trasforma in un incubo quando il poliziotto assiste all'esplosione di due bombe rudimentali ma molto pericolose, che portano il terrore nella maratona. Da quel momento in poi partirà una vera e propria caccia all'uomo, con Tommy, insieme all'FBI, che cercherà di arrestare il responsabile dell'attacco terroristico.
La vera storia dell'attacco alla maratona di Boston
Come racconta il sito della CNN, l'attacco terroristico alla maratona di Boston ebbe luogo il 15 aprile 2013 con le bombe che esplosero intorno alle 14.50, a circa 8-12 secondi di distanza l'una dall'altra. L'attacco, durante un evento sportivo molto caro alla città di Boston, scosse immediatamente le coscienze di chiunque, portando il popolo statunitense a dover fronteggiare di nuovo lo spettro degli attacchi terroristici.
Quello stesso giorno prese la parola Barack Obama, all'epoca ancora presidente degli Stati Uniti, e affermò: "Troveremo chi ha fatto questo. Scopriremo perché l'ha fatto. Qualsiasi individuo o gruppo responsabile di questo attacco sentirà il peso della giustizia". Solo il giorno dopo, comunque, il presidente degli Usa avrebbe usato la definizione di "atto terroristico".
Mentre il governo metteva a disposizione anche un supporto psicologico per tutti coloro che erano sopravvissuti all'attacco, la polizia e i federali fecero immediatamente partire la ricerca dei responsabili. Ben presto, infatti, vennero sospettati dell'attacco due fratelli di origine cecena, Tarmelan e Dzhokhar Tsarnaev, rispettivamente di 26 e 19 anni. Il maggiore dei due perderà la vita a Watertown, città raggiunta con il fratello dopo che i due avevano ucciso una guardia a Cambridge per rubargli la macchina. Tamerlan, infatti, venne ferito durante uno scontro a fuoco con la polizia e morì poco dopo essere portato in ospedale.
Dzhokhar, come racconta il Boston Globe, riuscì a scappare, ma venne ritrovato poco dopo, in una pozza di sangue, nascosto sotto una barca "parcheggiata" in un giardino. Il ragazzo venne arrestato e dopo un processo della durata di due mesi e mezzo venne condannato alla pena di morte. Tuttavia, nell'agosto del 2020, un appello federale ha portato a rivalutare la sentenza di morte del terrorista, ordinando un nuovo processo in cui si deve giudicare se Tsarnaev, che oggi ha 27 anni, debba vivere o morire.
Nell'attacco terroristico morirono tre persone: Lingzi Lu, una studentessa originaria della Cina, Krystle Campbell, di 29 anni e, infine, Martin Richard, che di anni ne aveva appena 8.
L'attacco alla maratona di Boston è stata al centro non solo del film Boston - Caccia all'uomo, ma anche di Stronger, pellicola in cui si racconta la vera storia di Jeff Bauman, (interpretato da Jake Gyllenhaal) uno dei sopravvissuti all'attacco che, tuttavia, perse entrambe le gambe.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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