Non che sia stata proprio una sorpresa. Per dire, Vanity Fair scommetteva sull'accoppiata agli Oscar come migliori attori di Emma Stone e Casey Affleck ritratti per l'occasione in una bella foto in cui lei abbraccia lui sopra un letto sfatto. Ma la portata del meritato Oscar al quarantunenne Casey Affleck per il ruolo in Manchester By The Sea di Kenneth Lonergan travalica le questioni artistiche perché rappresenta una forma di riscatto per tutti i fratelli minori che vivono spesso all'ombra di quello maggiore. Che in questo caso si chiama Ben, è di tre anni più grande, scrive sceneggiature (Will Hunting - Genio ribelle) e dirige film (Argo) che vincono l'Oscar. Così ora al più famoso Affleck si aggiunge Casey che in realtà, dal lontano 1995 di Da morire di Gus Van Sant ha recitato in più di 30 film e diretto e interpretato la peculiare e sfortunata operazione Joaquin Phoenix - Io sono qui!, un falso documentario sull'attore, amico e cognato Joaquin Phoenix (fratello del compianto River di cui Affleck ha sposato la sorella Summer, con cui ha avuto due figli dai nomi peculiari: Indiana e Atticus).
Non è stato quello un buon periodo per il nostro Casey viste le denunce della produttrice e della direttrice della fotografia per «avances sgradite e volgari». Lui ha sempre respinto le accuse ma ha acconsentito a un accordo stragiudiziale. Anche questa vicenda, che non ha destato grande scandalo, dimostra come, in fondo, Casey Affleck all'ombra del fratello Ben c'è stato bene. Così la sua recente separazione dopo 10 anni da Summer Phoenix è passata inosservata al contrario del divorzio tra Ben Affleck e Jennifer Garner. E anche i suoi ruoli, spesso secondari come in Ocean's Twelve o Interstellar, lo hanno tenuto un po' nascosto, protetto.
Ma non appena è riuscito ad avere più di spazio, come nel bellissimo L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford di Andrew Dominik, ecco la nomination all'Oscar. I due fratelli, che sono cresciuti nel Massachusetts, nonostante le dicerie vanno d'accordo, tanto che Ben Affleck per il suo Gone Baby Gone ha chiamato come attore proprio Casey e quest'ultimo l'altra sera agli Oscar prima ha abbracciato il fratellone e poi ha gridato sul palco: «Grazie, Ben! Ti voglio bene».
Tutta in salita anche la carriera di Emma Stone che a 28 anni vince l'Oscar per un ruolo in un musical, genere da lei molto amato. Trasferitasi dall'Arizona a Los Angeles, Emma dai capelli rossi e dagli occhioni inconfondibili inizia con la tv e al cinema alterna ruoli leggeri come in Crazy, Stupid, Love accanto a Ryan Gosling (come in Gangster Squad e appunto in La La Land) a quelli drammatici (The Help), diventando nota al grande pubblico nei panni del primo amore dell'Uomo Ragno nella nuova saga The Amazing Spider-Man.
Scelta due volte da Woody Allen (Magic in the Moonlight e Irrational Man), è candidata all'Oscar come attrice non protagonista nel fortunato Birdman di Alejandro González Iñárritu.
Non sono passati neanche due anni che la ritroviamo con la statuetta in mano immaginandola a canticchiare con leggerezza il celebre motivetto City of Stars di La La Land: «Città di stelle, brilli soltanto per me?/Ora che i nostri sogni sono finalmente diventati realtà».
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