Molto scompiglio ha suscitato lo speciale di “Storie Maledette”, il famoso programma presentato da Franca Leosini, sull’omicidio di Marco Vannini. L’intervista ad Antonio Ciontoli ha scatenato infatti molta indignazione da parte della famiglia Vannini che tramite il loro legale, Celestino Gnazi, hanno affidato a Facebook una lettera indirizzata ai vertici della Rai.
Già prima della messa in onda, la mamma di Marco aveva manifestato la sua indignazione per non essere stata consulta. La storia del giovane, ucciso a Ladispoli nel 2015, presenta ancora molti lati oscuri, che la trasmissione “Storie Maledette” con l’intervista al principale indiziato voleva chiarire, ma dopo la messa in onda i genitori del ragazzo hanno dato incarico al loro legale di inviare una lettera alla Rai.
Questa, a cui l’azienda non ha ancora risposto, pubblicata anche sul profilo Facebook dell’avvocato dei Vannini, esterna il sentimento di “sconcerto e indignazione” di Marina e Valerio i genitori di Marco.
“I miei assistiti – scrive il legale – esprimono grande sconcerto e la più ferma indignazione in ordine al contenuto alla intervista di che trattasi: non solo e non tanto relativamente a dichiarazioni ed atteggiamento (già abbondantemente noti) dell’intervistato ma soprattutto in relazione alla conduzione dell’intervista“.
I genitori della vittima, sempre secondo il loro legale, non riconoscerebbero l’intervista perché senza contraddittorio. Nella missiva si legge che si tratta si “mere dichiarazioni assistite, conducenti esclusivamente alla esposizione della linea difensiva della famiglia Ciontoli senza alcun contraddittorio, senza il minimo accenno alle contrapposte argomentazioni accusatorie sostenute dalla famiglia Vannini“.
Si parla inoltre dell’approccio della conduttrice Franca Leosini che avrebbe fornito “argomentazioni difensive cui, sinora, il pudore aveva impedito di far cenno“. Per questo motivo i genitori di Marco Vannini hanno chiesto alla Rai di poter replicare all’intervista a Cionti, sollecitando anche una valutazione dei contenuti trasmessi per verificare se non sussista un conflitto di interesse per una trasmissione di servizio pubblico.
Marina Conte, mamma di Marco ha anche rilasciato alcune dichiarazioni ala Corriere della Sera,
la sua opposizione al “vittimismo indecente” di Cionti e della sua famiglia che, secondo quanto emerso durante l’intervista: “I figli di Ciontoli non trovano lavoro proprio a causa della gogna mediatica”.
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