Catherine Zeta Jones sul #Metoo: "Per ogni accusa senza prove si torna indietro di 20 anni"

Dopo le accuse rivolte al marito, Catherine Zeta Jones prende le difese di Michael Douglas e si lancia contro il movimento del #Metoo

Catherine Zeta Jones sul #Metoo: "Per ogni accusa senza prove si torna indietro di 20 anni"

Lo scandalo Weinstein è stato l’argomento caldo di questo 2018, un anno in cui l’industria di Hollywood è stata colpita nel profondo, facendo crollare le sue stesse radici. Tra gli attori e i registi che sono caduti nella morsa di presunte violenze, anche Michael Douglas, marito di Catherine Zeta Jones, è finito nel mirino. Mesi dopo il putiferio, l’attrice ora in tv con “Queen America”, ha rotto il silenzio sulla questione al Daily Mail.

Tutto è cominciato un anno fa quando Michael Douglas è stato accusato dalla sua assistente. La donna ha puntato il dito verso l’attore accusandolo di aver praticato, di fronte a lei, l’auto-erotismo. Un giornalista dell’Hollywood Reporter ha fatto trapelare il rumor, e successivamente l’attore ha raccontato la sua versione dei fatti negando ogni cosa. Le accuse non sono mai state confermate dato che la versione della donna non è stata rivelante. Ora che la questione è un vago ricordo, Catherine Zeta Jones, racconta il suo punto di vista sulla vicenda. “I miei figli ed io siamo usciti devastati da questa vicenda” ricorda, “ho parlato con mio marito e gli ho chiesto esplicitamente quale fosse la verità. Sapevo che tutto fosse una montatura ma volevo conoscere la versione dei fatti” continua.

“Per tutte le accuse che non sono fondate, il movimento del #Metoo torna indietro di 20 anni. Quello che fa più male sono le cicatrici che restano nella coppia e nella famiglia. Io ero molto spaventato. Mio marito non è un molestatore” conclude.

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