Rifarsi gli occhi a un festival di cinema con un videoclip del 1983. E' successo ieri. Certo più che di un video parliamo di un capolavoro come Thriller, corto diretto da John Landis con Michael Jackson entrato direttamente nella storia della musica e del cinema e che ora rivive con la tecnologia 3D. «Thriller è una cosa di cui vado orgoglioso - ha detto Landis che è anche giurato del concorso di Venezia 74 - e Michael ed io avremmo sempre voluto farlo arrivare nei cinema. La possibilità di avere accesso ai negativi per la conversione in 3D ci ha regalato la chance di migliorarlo, di lucidarlo. Quando me l'hanno proposto ho detto: ok, datemi i soldi e verrà bellissimo». E, in effetti, a rivederlo con gli occhialetti sul grande schermo, con una risoluzione e un sonoro perfetti, Thriller appare ancora più splendido che nei ricordi. E il famoso balletto di Michael Jackson con gli zombie rimane un capolavoro di tecnica e di creazione artistica: «L'ho conosciuto quando aveva 24 anni ma sembrava più giovane. Era un po' bambino, gli piacevano i cartoni animati, ci veniva a trovare spesso. In quell'epoca era entusiasta e allegro. La notizia della sua morte è stata una tragedia per me e per tante persone. Nessuno se lo aspettava».
Ad accompagnare i 14 minuti del videoclip è stato scelto il famoso documentario del 1983 di Jerry Kramer Making Michael Jackson's Thriller con il dietro le quinte oltre che su Michael Jackson e John Landis, anche su tutto il team di fuoriclasse. Il film include anche Billie Jean nella trasmissione Motown 25 e il corto Beat It.
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