Chiara Ferragni in Israele per lavoro accusata di essere avida e insensibile

L'influencer è a Tel Aviv per un viaggio di lavoro perchè Mimì Luzon, con cui dovrebbe firmare per una collaborazione beauty, risiede lì ed è nella sua residenza che accoglie ospiti e sigla accordi d'affari. Ma il suo viaggio di lavoro ha scatenato l'ira feroce dei sui follower nei suoi confronti

Chiara Ferragni in Israele per lavoro accusata di essere avida e insensibile

Ospite con alcune amiche influencer di Mimì Luzon, la fondatrice dell’omonimo marchio di cosmetici di lusso, Chiara Ferragni si trova a Tel Aviv, in Israele, per un viaggio di lavoro.

L’essere lì per un semplice incontro d’affari non l’ha salvata dalle critiche di tanti follower che le hanno contestato aspramente questo viaggio che, a loro dire, poteva benissimo risparmiarsi, dati i i tanti soldi che ha grazie alle tante collaborazioni in atto con prestigiose griffe di lusso. Come una turista qualsiasi, l’influencer ha voluto vedere la meraviglia del Mar Morto e si è fatta immortalare sulla spiaggia, in t-shirt, jeans e occhiali da sole, spensierata e felice.

Proprio questo suo atteggiamento così tranquillo e disinvolto, nel solito scatto che le frutterà migliaia di euro, ha scatenato l’ira dei follower che l’hanno attaccata proprio per il fatto di essere andata in Israele. “Sono molto delusa per il fatto che tu sia lì“, le scrive una follower in inglese. E ancora: “Dovresti boicottae Israele, non posare in riva al mare”, “Non dovevi farlo”, “Sei solo un'avida senza scrupoli" e "Tu e tuo marito avete un solo credo: i soldi, a qualsiasi costo"

Insomma, subito si è scatenata una polemica, con i fan che si rispondono a vicenda e il post di Chiara Ferragni che si riempie di frasi “Palestina libera” contrapposte a bandiere israeliane. Inutili commenti politici per quello che è solo un impegno d’affari che la influencer non ha potuto disdire dato che Mimì Luzon riceve i suoi ospiti e firma contratti d’affari solo nella sua villa, mai altrove.

L'influencer,insomma, non aveva altra scelta che prendere l'aereo e volare a Tel Aviv.

Davanti a tanto livore, con il crescere della rabbia dei suoi follower che hanno minacciato di boicottare, oltre che Israele anche lei per il suo gesto, è stato inutile per lei pensare di replicare sul fatto di essersi trovata lì solo per affari e che non desideri affatto essere strumentalizzata politicamente. Davanti a temi così scottanti meglio tacere per non gettare altra benzina sul fuoc


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