Il cinema è tutto un sequel Meno male che c'è Siani

Li puoi leggere dal basso verso l'alto o viceversa, per presenze, per incassi, per nazionalità ma, alla fine, la verità è che «il mercato italiano non cresce e resta al palo e, in coincidenza con una crisi economica di proporzioni titaniche, non arretrare può essere giudicata una buona notizia». Così Franco Montini che nel numero di Ciak in edicola (anche digitale) analizza la classifica dei 100 film più visti nel nostro paese dallo scorso autunno. Non si tratta di vedere il bicchiere mezzo pieno ma di constatare come ormai da molti anni le presenze nelle sale cinematografiche siano sostanzialmente sempre le stesse con una media all'anno a grandi linee di 90 milioni - dal 2003 al 2012 - e circa 600 milioni di incassi. Al di là degli allarmi contingenti e quasi sempre fuori luogo è l'aumento del pubblico la vera sfida del cinema italiano tutto.
Poi certo ogni stagione è diversa dall'altro per i film che escono e così stavolta ci ritroviamo con una sola opera italiana nella top ten, Il principe abusivo esordio alla regia del comico Alessandro Siani e sorprendente incasso con più di 14 milioni di euro. Che poi è anche l'unica nostra commedia presente tra i primi nove. Un dato importante che evidenzia come questo genere, solo qualche anno fa il campione degli incassi, stia ricevendo minore attenzione da parte del pubblico che forse ha meno voglia di ridere o solamente è ormai indirizzato verso i blockbuster statunitensi soprattutto seriali e magari d'animazione complici i bambini. Come Madagascar 3: ricercati in Europa che anima il podio o come L'era glaciale 4: continenti alla deriva medaglia di bronzo. Anch'essi entrano perfettamente nella tendenza che è ormai un ritornello degli incassi perché, proprio come sta capitando oltreoceano, non c'è un solo film, Siani a parte, nella top ten che non sia un sequel. A partire dal secondo posto di Breaking Down - Parte 2 che è addirittura una seconda parte del terzo film, quindi quarto, della famosa saga dei vampiri. Ma a dare i numeri non ci si mettono solo loro. Prendete, ad esempio, Skyfall che con quasi 13 milioni di incasso è al nono posto. Si tratta del 23simo film ufficiale della saga di 007 che, grazie alla regia di Sam Mendes, è riuscito ancora una volta a trionfare nei botteghini di tutto il mondo. Al confronto Fast&Furious, giunto «solo» al sesto appuntamento, è quasi un pivello anche se ha superato di poco l'agente di Sua Maestà posizionandosi al numero 8. La top ten si chiude con il secondo episodio del Batman rivisto da Christopher Nolan Il cavaliere oscuro (al sesto posto), con i terzi episodi di Una notte da leoni (al decimo) e Iron Man (al quinto) e con Lo Hobbit: un viaggio inaspettato (quarto) che segue la saga de Il signore degli anelli anche se è il suo prequel e avrà altri due sequel.
Ma se è interessante vedere le tendenze che la top ten esprime con il pubblico rassicurato dalle storie che già conosce, lo è altrettanto analizzare qualche titolo oltre la decima posizione dove troviamo ben 5 commedie italiane (Colpi di fulmine, I 2 soliti idioti, Tutto tutto niente niente, Benvenuto presidente!, Il peggior Natale della mia vita) oltre alla vera sorpresa della stagione, il premiatissimo La migliore offerta di Giuseppe Tornatore al 15esimo posto con 9 milioni di incasso e terzo film italiano più visto in assoluto. Un segnale che fa ben sperare nella possibilità di diversificare le proposte.

Poi certo tutti gli occhi sono già puntati sulla nuova commedia del vero Re Mida del cinema italiano Checco Zalone, l'uomo da 60 milioni di euro (con i suoi primi due film), che arriverà con Medusa nelle sale il 31 ottobre. Il nuovo lavoro diretto come i precedenti da Gennaro Nunziante sul set in questi giorni si intitola Sole a catinelle. Tecnicamente non è un sequel di Cado dalle nubi e di Che bella giornata ma poco ci manca...

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