La tv di qualità. A causa di un’offerta senza controllo, oggi il concetto di "buona" tv è andato perso quasi del tutto. Lo streaming legale doveva rappresentare un punto di svolta e, invece, con il passar del tempo il mercato televisivo americano è come se si fosse accartocciato su se stesso. Ma in questo mare così agitato c’è chi riesce a restare a galla. Il colosso della AppleTv, ad esempio, si fa portavoce – ancora una volta – di quella serialità adatta a tutti ma, allo stesso tempo, è capace di realizzare serie di ottima fattura che colpiscono per ricercatezza e originalità. E la piattaforma a pagamento conferma questo percorso con Cinque giorni al Memorial, miniserie disponibile dal 12 agosto con i primi tre episodi, per continuare poi tutti i venerdì fino alla sua naturale conclusione.
Una serie che colpisce come un pugno in pieno viso e che convince perché racconta cosa è successo durante gli attimi febbrili dell’uragano Katrina, nel momento in cui si è abbattuto con tutta la sua irruenza sulla città di New Orleans. Cinque giorni al Memorial riverbera fatti realmente accaduti, raccontato la tragedia che ha colpito uno degli ospedali della Louisiana, facendo emergere tutte le incongruenze della sanità americana (e non solo) strozzata da una burocrazia infinita. Otto gli episodi per una serie cruda e violenta, in bilico costante tra documentario e fiction.
L’ospedale travolto dall’uragano
È l’agosto del 2005. Una tempesta atlantica si sta per abbattere su New Orleans con una potenza inaudita. La stampa e lo stesso presidente Bush invitano alla cautela ma in pochi hanno veramente compreso la gravità della situazione. Subito l’attenzione si sposta sui medici e i pazienti del Memorial Hospital di New Orleans, uno degli ospedali che maggiormente è stato colpito dall’uragano. La vicenda si muove molto velocemente e fa intuire come gli eventi di quei giorni si siano accavallati senza che nessuno riuscisse a ovviare alla situazione.
Nel bel mezzo di una tempesta di pioggia, i dirigenti dell’ospedale si sono trovati senza un piano di evacuazione, restando quasi inermi di fronte alla forza della natura. Al settimo piano c'era anche un centro di lunga degenza per anziani che era gestito da una società privata che non aveva nessun legame con il Memorial. Questo non ha fatto altro che complicare la situazione. A causa di una cattiva gestione e una cattiva comunicazione tra i reparti, la struttura è rimasta senza luce e senza acqua per ben cinque giorni, collezionando poi 45 morti tra medici e pazienti.
Un dramma umano di rara crudeltà
Sembra quasi di non guardare una serie tv. Cinque giorni al Memorial è qualcosa che va ben oltre il semplice intrattenimento. Racconta una storia, la romanza con personaggi di grande spessore – come quella della dottoressa Anna Pou interpretata da una raggiante Vera Farmiga – e allo stesso tempo prende la cronaca di una tragedia annunciata e tratteggia i contorni di una storia senza vinti né vincitori, senza buoni o cattivi. Spiega cosa è avvenuto in quei giorni, evidenziando quanto può essere forte e imprevedibile la forza stessa della natura, ma racconta quanto può essere complicata e dannosa la burocrazia all’interno degli ospedali. Una serie che fotografa le immagini di un drammatico cataclisma che ha segnato per sempre la storia recente, ma al tempo stesso, è una storia che denuncia aspramente il sistema sanitario americano. Può essere vista come una serie "meta televisiva" perché, oltre a essere una cronistoria di un evento naturale avverso, mette in scena un dramma umano crudele ma che tocca i fili giusti.
La serie mai realizzata di Ryan Murphy
Ispirato a una storia vera ma la serie tv prende forma grazie al libro-inchiesta di Sheri Fink. Carlton Cuse (uno dei produttori di Lost) e John Ridley sono stati i promotori del progetto. Non è stato facile, però, portare in tv e in streaming la storia di Cinque giorni al Memorial. Dapprima si era pensato di realizzare un film, poi il progetto è passato tra le mani di Ryan Murphy. Nel 2017 c’era in cantiere una serie tv che avrebbe dovuto rileggere la tragedia dell’uragano sotto la forma di una storia crime. Il progetto, nato come serie antologica dopo il grande successo di American Crime Story: il caso OJ Simpson, era anche in fase avanzata tanto da annunciare persino un cast di all star formato da Sarah Paulson, Annette Bening e con un Dennis Quaid nel ruolo del presidente Bush. La serie non ha mai visto la luce. Prima è stata posticipata di un anno e al suo posto è stato ricostruito l'omicidio di Gianni Versace, poi è stata del tutto cancellata. Però l’idea è rimasta in piedi, e alla fine AppleTv ha prodotto una miniserie.
Verità e fiction
La serie ricostruisce molto fedelmente ciò che è successo nell’agosto del 2005. Katrina è stato uno tra i cinque uragani più gravi della storia statunitense, il secondo per numero di morti e il sesto più forte che si è abbattuto sulle coste degli Stati Uniti. Nella sua totalità, sono ben 1.836 le persone che hanno perso la vita a causa delle forti piogge e degli allagamenti, diventando di fatto una vera e propria tragedia che è costata 81,2 milioni di dollari all’amministrazione Bush. Due giorni prima che l’urgano prendesse potenza, spinto dalle correnti calde del Golfo, nello stato della Louisiana è stato dichiarato lo stato di emergenza ma è valso a poco perché nessuno era preparato a un evento così forte e intenso.
Proprio per cinque giorni tutta la comunità è rimasta in balia di pioggia e raffiche di vento. Una volta passata la tempesta si sono contati i danni che sono ingentissimi. Questo perché quasi l’80% della città è finita sommersa dalle acque. Una tragedia che ha avuto un impatto drammatico sull’economia del posto. L’amministrazione Bush ha dovuto sostenere un costo di 105 miliardi di dollari per le riparazioni e la ricostruzione della regione, senza contati i danni causati all’economia per l’interruzione della fornitura di petrolio dal Golfo.
Perché vederla
Nessuno si aspettava di trovarsi di fronte a una serie così forte. AppleTV ha superato se stessa portando in tv un vero e proprio gioiello.
Piace perché Cinque giorni al Memorial miscela fatti realmente accaduti alla pura narrativa da fiction. E convince perché è stata capace di far vedere al pubblico quanto sono stati terribili quei giorni per i medici dell’ospedale e, soprattutto, quanto sia stato difficile prendere decisioni per il bene comune.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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