Clan, droga, omicidi Guerra spietata tra il Boss e il giudice

In uscita «French Connection», storia vera della lotta tra il Bene e il Male a Marsiglia

da Parigi

Un magistrato e un malavitoso. Il bene e il male. La morte e la vita. Nella stessa città, a pochi metri di distanza. È Marsiglia ma potrebbe essere qualsiasi altro luogo. Mondi paralleli che s'incontrano solo al capolinea delle esistenze. È la storia vera del giudice Pierre Michel che alla fine degli anni '70 ha combattuto il leggendario e intoccabile boss Gaetan Zampa fino al sacrificio, quasi ineluttabile, della vita. D'altronde si rischia grosso a combattere una delle più grandi organizzazioni criminali dedite al traffico della droga tra l'Europa e gli Stati Uniti, la famosa French Connection . Che è il titolo dell'avvincente e spettacolare film, nella migliore tradizione del polar francese, del 38enne regista Cédric Jimenez che, per i ruoli dei due protagonisti, ha potuto contare su altrettanti grandi attori come Jean Dujardin (il primo attore francese a vincere l'Oscar per The Artist ) e Gilles Lellouche. Sono loro il giudice e il boss, con tratti somatici non così differenti a evidenziare la banalità del male, ma anche del bene, che convivono, sempre.

Teorizza il regista: «Bisogna esseri pazzi per essere il giudice Michel e bisogna essere pazzi per essere Zampa. In comune hanno la mancanza di paura. La mafia agisce sulla paura delle persone ma chi ne è privo, come il giudice Michel, non può essere sottomesso. D'altro canto anche il boss non avendo questo sentimento si muove in maniera coraggiosa e determinata. Racconto quindi di due uomini simili che però hanno scelto vite completamente all'opposto».

Il film, che esce in Italia dopodomani distribuito in più di 250 copie dalla neonata CamiMovie insieme a Medusa, sottolinea bene questo aspetto costruendo visivamente in parallelo le vite di questi due uomini non certo faccia della stessa medaglia perché il punto di vista dalla parte del giudice è chiaro e preciso. «Sono nato e cresciuto a Marsiglia - dice Jimenez durante un incontro nella sede parigina di Gaumont che festeggia il successo del film in Francia con un milione e mezzo di biglietti venduti - e avevo 5 anni quando il giudice Michel è stato assassinato. È una storia che ha avuto molto impatto nella mia famiglia, mio padre aveva un locale vicino a quello della famiglia del boss Zampa. Io conosco bene la moglie e i figli che sono anche venuti sul set. Ma in generale tutta Marsiglia è cresciuta con questa storia».

Pur non essendo chiaramente un documentario, il film lavora sulla carne viva del dolore e del ricordo per la morte nel 1981 di un magistrato coraggioso che con i suoi metodi innovativi di indagine ha contribuito a sgominare i traffici del boss Zampa diventato per tutti, di facciata, il re delle discoteche di Marsiglia prima di suicidarsi in carcere nel 1984: «Ho affrontato la storia e i personaggi con grande sincerità e rispetto ma naturalmente non sono così ingenuo da pensare che nel film ci sia la verità esatta delle cose. Abbiamo trattato il racconto in modo cinematografico ma mi sono preso delle libertà solo sul boss che, per esempio, non è mai stato provato che fosse un trafficante di droga, mentre nel film è rappresentato esattamente così», dice il regista autore anche della sceneggiatura con la compagna Audrey Diwan. Insieme hanno scritto il film avendo in mente il volto dei due attori protagonisti: «Sono due interpreti molto diversi. Jean Dujardin viene dal teatro e cerca sempre di far uscire qualcosa di più. Ha un lato oscuro piuttosto interessante. Mentre Gilles Lellouche è molto istintivo, a ogni ciak offre un'interpretazione diversa, con lui sai da dove parti ma non dove arrivi. Comunque grazie a loro non ho rimpianto grandi attori del passato, molto mascolini e virili, come Lino Ventura».

Il quale, dopo la sua opera d'esordio di due anni fa, inedita in Italia, Aux yeux de tous , tutta girata dal punto di vista delle telecamere di sorveglianza, Jimenez cambierà nuovamente registro con il progetto di un film sulla Seconda guerra mondiale le cui riprese si svolgeranno a Praga e Budapest.

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