Al via col "Macbeth" di Verdi

Tra le novità, biglietti meno cari per gli "under 18"

Al via col "Macbeth" di Verdi

Il Teatro alla Scala rialza la testa e presenta la stagione del post-pandemia: con tutte le maestranze che lavoreranno a pieni polmoni. Partenza il classico 7 dicembre - la Prima - con l'opera di Verdi Macbeth, sul podio il direttore musicale Riccardo Chailly, regia di Livermore e nel cast: Netrebko, Salsi, Meli, Abdrazakov. Il cartellone 2021-22 conta 13 titoli d'opera, di cui 9 in nuovi allestimenti, dieci balletti, più concerti sinfonici, cameristici, recital. Prevale il repertorio italiano, e in particolare d'800o ma si arriva anche all'oggi di Adès autore di The Tempest diretta dal compositore in persona. Così come per la stagione-cuscinetto d'autunno (2020) vedremo Madina, balletto di Vacchi, in prima assoluta. Quanto alla regia. I già noti alla Scala Livermore e Martone si aggiudicano due titoli a testa, mentre debutteranno Marelli, Noble e Py. Tra le bacchette, brilla quella di Gergiev per La dama di picche, incuriosisce la gioventù di Gamba e Viotti, abbonda la fascia intermedia. Non mancano le stelle del lirico firmamento, con punte in Netrebko, Abdrazakov, Oropesa, Werba, Grigorian, Rachvelishvili, Yoncheva. Ma finalmente si vedono ventenni carichi di promesse, due tra l'altro italiane: Caterina Sala e Federica Guida. Fra gli strumentisti, menzioniamo due fuoriclasse: Trifonov per il pianoforte e Mutter per il violino. Nella rosa dei direttori, oltre ai citati, vi sono Salonen, Barenboim, e Thielemann che arriva con la sua orchestra da Dresda.

Il 30% del pubblico scaligero è straniero, per questo - dati i tempi - il problema sarà l'affluenza. Tra le novità: per ogni serata vi saranno 6 palchi dove gli adulti pagano prezzo pieno ma per i giovani sotto i 18 anni i biglietti scendono a 15.

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