Dall’analisi della sola firma (clicca qui vederla) per dell’attrice emerge un carattere che ha saputo puntare molto sulle proprie emozioni, trovando in se stessa la capacità di sopportazione, aiutata in ciò anche dalla sua professione, che non ha mai lasciata, poiché se non poteva fisicamente essere all’altezza, nella sublimazione trovava e trova tuttora un’ancora di salvezza. La prima lettera "F", così grande e paragonabile ad una freccia, mette in luce un’aggressività verso un passato affettivo poco appagante, che ha creato una barriera con il mondo femminile, cosa che l’ha spinta a cercare dentro di sé risposte appaganti.
L’abbandono, infatti, è più arduo da sopportare rispetto alla punizione. La sua firma, con i suoi gesti essenziali (anche se appaiono un po’ traballanti forse per il precario stato di salute), mette in luce una notevole forza d’animo dove, almeno secondo il pensiero di Jung, prevale l’animus, ossia la parte maschile di ognuno. Ecco perché Francesca Neri, non potendo godere appieno degli affetti primari, ha sfoderato una dominanza e una prepotenza positive che le hanno permesso di mettere a fuoco tutte le sue effettive potenzialità anche per “giocare con la vita”.
Il coraggio, la determinazione e la costruzione di se stessa (vedi nome e cognome collegati tra loro) indicano un’avvenuta unione tra la sfera emotivo- affettiva e quella razionale: uno sposalizio tra sentimento, fortemente emotivo, e logica razionale che hanno fatto della Neri un “tempio” ove la sofferenza viene vissuta con sensibilità, ma anche con rassegnata compartecipazione, unitamente alla insicurezza (vedi tremolii nella firma) aumentata dalla dolorosa malattia che l’accompagna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.