Coronavirus, morto a 59 anni lo chef americano Floyd Cardoz

Vincitore del reality "Top MasterChef", lo chef stellato di Bombay aveva conquistato New York e gli americani con i suoi piatti della tradizione indiana e in televisione era diventato una celebrità

Coronavirus, morto a 59 anni lo chef americano Floyd Cardoz

Il coronavirus non fa distinzioni di razza, età e condizione social. Al lungo elenco dei personaggi che il Covid-19 si è portato via oggi si aggiunge quello dello chef indiano, naturalizzato negli Stati Uniti, Floyd Cardoz. Il cuoco stellato, proprietario di alcuni dei più famosi e rinomati ristoranti di New York, era stato ricoverato la scorsa settimana presso un ospedale del New Jersey, ma pochi giorni dopo è morto a causa delle complicazioni da coronavirus.

A riportare la notizia è la rivista People che spiega come lo chef, 59 anni, fosse risultato positivo al tampone per il Covid-19 domenica e sia morto in pochi giorni a causa di un’infezione polmonare incurabile. Lui stesso aveva dato notizia del suo malessere attraverso i social network. Sette giorni fa Floyd Cardoz pubblicava il suo ultimo post dove spiegava: "Mi dispiace aver causato un indebito panico attorno al mio post precedente. Mi sentivo febbrile e quindi come misura precauzionale mi hanno ricoverato in ospedale a New York. Sono molto ansioso per il mio stato di salute". Le sue ultime parole prima di informare i suoi conoscenti con chi era entrato in contatto nell’ultimo periodo: "Sono tornato a New York l'8 marzo via Francoforte".

Floyd Cardoz ero uno chef molto apprezzato in America e in India, dove recentemente aveva aperto due locali a Mumbai. Nella Grande Mela era arrivato negli anni ’90, iniziando a lavorare per il famoso ristoratore Danny Meyer. La sua cucina indiana ha saputo conquistare il palato degli americani e il suo ristorante Tabla, nel cuore di Manhattan, ha ottenuto ben presto tre stelle dal New York Times. La sua fama è cresciuta anno dopo anno portandolo ad aprire nuovi locali a New York, il "North End Grill", "Paowalla" e "Bombay Bread Bar".

Nel 2011 partecipò e vinse il reality culinario americano "Top Chef Masters". La sua morte ha colpito nel profondo molti volti noti della televisione e della ristorazione americana, che gli hanno dedicato messaggi di stima e cordoglio sui social network.

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