Coronavirus, sospeso Porta a porta. Bruno Vespa: "Decisione che ha un sapore politico"

La Rai ha sospeso Porta a porta in via precauzionale ma Bruno Vespa non ci sta e attacca Usigrai

Coronavirus, sospeso Porta a porta. Bruno Vespa: "Decisione che ha un sapore politico"

Anche Porta a porta si è fermato. Dopo lo stop a Le Iene e a Quarta Repubblica per i contagi, a La corrida per l'assenza del pubblico, a I soliti ignoti per carenza di partecipanti, a Verissimo, Domenica Live e CR4 – La repubblica delle donne per dare più spazio all'informazione sul coronavirus, anche a Bruno Vespa è stato imposto uno stop.

La situazione di Bruno Vespa è "particolare", perché il giornalista è stato a contatto con Nicola Zingaretti pochi giorni prima che questo facesse il tampone per il coronavirus risultato poi positivo. Per scrupolo e precauzione, anche Vespa è stato sottoposto al tampone - risultato negativo - ma bisogna tener conto che l'incubazione del coronavirus è di almeno 14 giorni. Proprio per questa ragione, sembra che la Rai abbia deciso di sospendere il via precauzionale il programma istituzionale di Bruno Vespa, per salvaguardare la salute degli ospiti e dei suoi dipendenti. Brunp Vespa però non ci sta e con un comunicato stampa diramato attraverso le più autorevoli agenzie di stampa ha espresso tutto il suo disappunto verso l'Usigrai: "Apprendo che la direzione generale della Rai avrebbe deciso di non mandare in onda Porta a porta nelle giornate di oggi, mercoledì, giovedì. Da soldato, sono abituato da sempre a rispettare le decisioni aziendali. Ma questa mi sembra gravissima e pretestuosa."

Bruno Vespa ha, quindi, esposto le ragioni del suo disappunto per questa scelta, dimostrando ancora una volta di essere un giornalista da prima linea con una grande voglia di informare: "Nicola Zingaretti è venuto a Porta a porta nel pomeriggio di mercoledì scorso e ha manifestato i primi sintomi di positività al virus sabato. Il direttore generale dello Spallanzani, professor Ippolito, mi ha confermato che il rischio si limita alle persone che nelle 48 ore precedenti (e non 72, come nel nostro caso) abbiamo avvicinato la persona infetta per più di mezz'ora a meno di un metro di distanza." Bruno Vespa, così come specificato nei giorni precedenti, ha affermato che con Nicola Zingaretti non c'è stato questo contatto, pertanto "Non esiste pertanto alcuna ragione sanitaria si cui si fondi il provvedimento."

Il giornalista non ritiene opportuno lo stop di Porta a porta in un momento così complicato per tutto il Paese: "È sconcertante che mentre il Paese chiede sempre più informazione si chiuda una trasmissione importante senza un motivo ragionevole. Debbo purtroppo concludere che la direzione aziendale ha tenuto conto del parere del segretario Usigrai che da sempre considera Porta a porta un abuso. Ma questo dà alla decisione un sapore politico che mi preoccupa. Mi auguro perciò che domani e dopodomani Porta a porta possa andare regolarmente in onda nelle modalità che saranno concordate." Bruno Vespa, quindi, si è scusato con gli ospiti che avevano già accettato l'invito per partecipare alla puntata di questa sera.

Dopo aver ricevuto la solidarietà di Giorgia Meloni e di Mariastella Gelmini, Bruno Vespa ha ottenuto anche una risposta dalla Rai. Come riporta l'agenzia AGI: "La trasmissione condotta da Bruno Vespa non può continuare la sua programmazione perchè ha ricevuto lo stop dalla Rai dopo la notizia che il segretario Pd e presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, è risultato positivo al coronavirus.

Il conduttore dovrà dunque seguire le direttive che il governo ha stabilito per tutti i cittadini italiani nel Dpcm: quarantena per chiunque entri in contatto con un contagiato."

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