Venezia - Come ogni anno al Lido impazza il totoleone. Quale film porterà stasera a casa il Leone d'oro? Il programma del concorso messo in piedi da Alberto Barbera ha mostrato una straordinaria coerenza interna, di contenuti e di qualità. C'è stata poi la notizia, in qualche modo clamorosa, che il trittico dei film italiani non ha scatenato le risatine in sala degli anni scorsi.
Tante le congetture anche se poi alla fine è impossibile prevedere le dinamiche all'interno della riunione finale della giuria presieduta da Alexandre Desplat. Così rimangono le supposizioni e ci si attacca alle stellette del daily di Ciak in Mostra che vedono come film più votato dai critici The Look of Silence di Joshua Oppenheimer. L'unico, insieme ad Anime nere di Francesco Munzi (che ieri ha vinto il premio Pasinetti per il miglior film), a cui Paolo Mereghetti, critico del Corriere , dà cinque stelle. Due titoli che infatti entrano nella rosa dei pronostici di molti giornalisti. Ad affiancarli ci sono anche The Postman's White Nights di Andrej Konchalovskij, molto applaudito, e Red Amnesia di Wang Xiao-shuai. Quest'ultimo vincerà quasi sicuramente un premio con l'attrice protagonista, Lü Zhong, seria candidata alla Coppa Volpi non fosse altro per mancanza di concorrenti (c'è solo Alba Rohrwacher in Hungry Hearts di Saverio Costanzo). Ne è convinta Piera Detassis, direttore di Ciak , che però immagina per il Leone d'oro un titolo a sorpresa. Perché, fermo restando i suoi preferiti, The Look of Silence e Anime nere , potrebbe essere A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence di Roy Andersson a mettere d'accordo tutti.
Il giurato Carlo Verdone ha risposto in maniera sibillina, riferendosi forse al favorito The Look of Silence , a chi gli chiedeva anticipazioni: «Il premio che immaginate non ci sarà». C'è chi giura però che Verdone sia un amante del cinema di Iñarritu e che sosterrà Birdman . Per altro questo film offre spunti anche per la Coppa Volpi maschile grazie a un interpretazione magistrale di Michael Keaton che potrebbe allontanare le possibilità di vittoria di Elio Germano nei panni del Leopardi di Il giovane favoloso di Martone.
Un premio invece possibile per Federico Pontiggia del Fatto il quale non esclude l'ingresso nel palmarès di Le dernier coup de marteau di Alix Delaporte che, oltre a essere francese come il presidente di giuria, è tutto incentrato sulla musica di Mahler e su un direttore d'orchestra.
Per quanto riguarda il riconoscimento maschile, Michele Anselmi del Secolo XIX immagina una Coppa Volpi collettiva ai tre interpreti di Anime nere .Una soluzione che aprirebbe qualche possibilità a un titolo outsider come 3 Coeurs di Benoit Jacquot che Marco Giusti di Dagospia invita a non dimenticare.
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