Cultura e identità, un festival per fare politica con l'arte

Puglia, debutto in pubblico per l'associazione culturale lanciata da Edoardo Sylos Labini

Cultura e identità, un festival per fare politica con l'arte

È un attore con la politica nel sangue Edoardo Sylos Labini. Recita D'Annunzio e Nerone rivisitati e corretti e poi si butta nelle battaglie sociali. È partito dalle colonne del GiornaleOff per fare conoscere un'area politico culturale di destra e gli artisti di cui nessuno parla. Dal teatro Manzoni di Milano ha lanciato il manifesto di Culturaidentità, l'associazione che sta diventando il contenitore per un sempre maggior numero di associazioni, fondazioni, onlus e organizzazioni di vario genere e con scopi diversi. Culturaidentità, la cui pagina programmatica esce ogni venerdì su il Giornale, ora ha il suo festival, che si svolgerà da domani al 25 agosto al Castello Dentice di Frasso di San Vito dei Normanni, vicino a Brindisi, in pieno Salento. Ci saranno numerosi ospiti come il ministro Bongiorno, il sottosegretario Volpi, la campionessa Giusy Versace, il cantautore Povia.

«La location e il programma - spiega Sylos labini - sono coerenti con gli obiettivi che ci siamo posti a febbraio, quando lanciammo la nostra sfida dalle colonne del GiornaleOff. Adesso siamo cresciuti e vogliamo essere un punto di riferimento per tutte quelle associazioni che lavorano da anni e silenziosamente su tutto il territorio nazionale e che hanno avuto difficoltà nel farsi ascoltare dalla politica. Vogliamo essere il loro megafono e far parlare di arte e cultura. Noi siamo l'Italia, la patria della bellezza». Proprio su questo doppio binario lavora Sylos Labini, lo sviluppo dell'arte e della cultura, e lo spirito identitario del nostro popolo. «Mentre molti si dividono - dice ancora Sylos Labini - noi siamo diventati punto di riferimento per molte associazioni e le nostre grandi battaglie, come quella della rivalutazione del nostro patrimonio culturale e artistico, sono ormai condivise in tutta Italia. Siamo partiti dal centrodestra, ma aggreghiamo gruppi che hanno voglia di fare di ogni genere, perché noi non facciamo politica, anche se tutelare il patrimonio e l'arte è un modo alto di fare politica».

«Anzi - aggiunge - in questo Paese dove i politici fanno il teatrino, io che sono attore lascio il teatro per fare politica». Dopo 22 anni Sylos Labini non sarà infatti in uno spettacolo nella prossima stagione. Per chi volesse saperne di più, l'appuntamento settimanale, il venerdì, è su il Giornale.

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