Prima di morire, aggrappati a me. Così carta stampata e cinema, mezzi di cultura e informazione a un passo dal tracollo, agguantano al volo ogni occasione offerta dai social, pur di prolungare la propria compromessa esistenza. L'ultima chance, in ordine di tempo, proviene dal popolarissimo videogioco della Nintendo Pokémon Go, che sta facendo impazzire grandi e piccoli. Non è da ieri che i simpatici personaggi Pokémon popolano l'immaginario e, quindi, il mercato pop: il primo videogame risale al 1996 e ha fruttato una serie televisiva e un franchise cinematografico, già nel 2000 gettonato nelle scuole anglosassoni. Il gioco, che consiste nell'aggirarsi in cerca dei cosiddetti Pokestops, utili a catturare mostriciattoli, è stato creato dalla Niantic Inc, costola della compagnia Alphabet Inc, parente di Google. Sicché la casa produttrice Legendary Entertainment, responsabile della trilogia del "Cavaliere Oscuro" di Christopher Nolan, e la Pokémon Company adesso annunciano un film sul Detective Pikachu, nuovo personaggio della serie, quest'anno introdotto in Giappone tramite un videogioco. La Nintendo, ovviamente, non poteva starsene a guardare milioni di utenti che catturano i suoi pupazzetti usando le geolocalizzazioni del mondo reale, dopo aver scaricato il giochetto sugli smartphones smanettando con Tinder: la Pokemon-mania ha invasato gli utenti al punto che Shayla Wiggins, per esempio, giocando nel Wyoming ha trovato un cadavere lungo il Big Wind River e alcuni adolescenti italiani distratti si sono fatti male sul serio, andando a sbattere contro blocchi di cemento, gli occhi fissi sullo smartphone. Altro che pocket monsters, alias Pokémon: ci sarebbe da tirare in ballo l'etimologia latina di monstrum, cioè stupore e meraviglia.
Per tornare all'erigendo film sul Detective Pikachu, da mettersi in produzione nel 2017 e sugli schermi l'anno dopo - per ora, non c'è né soggetto, né regista - sarà il primo live-action sull'iconico topo elettrico giallo e adatterà il primo gioco Nintendo 3DS del 2016. La storia racconterà di Pikachu, vestito come Sherlock Holmes, che in coppia con un ragazzino di nome Tom si metterà alla ricerca del padre perduto di lui. Distribuito dalla Universal, al di fuori del Giappone, il film sarà il primo d'una serie. In passato, i film del franchise erano spin-off della serie televisiva, laddove il protagonista Ash e il suo amico Pikachu s'imbattevano in antiche creature, padri nobili dei Pokémon. La versione cinematografica in preparazione, invece, sarà qualcosa di più evoluto: Pikachu beve il caffè e flirta con le ragazze.
E quanto sembrano lontani i tempi di C'è posta per te, con Meg Ryan e Tom Hanks che chattano amorosamente, senza conoscersi: adesso per gli appuntamenti al buio c'è Tinder, la piattaforma di convegni online usata da milioni di utenti in tutto il mondo. E il cinema, che cerca disperatamente di catturare le platee più giovani, ormai disaffezionate al grande schermo, afferra al volo l'opportunità offerta da Tinder. La Warner Bros, infatti, ha acquistato i diritti per Worst Tinder date Ever, cioè "Il peggior appuntamento di sempre su Tinder" e qui già esiste una sceneggiatura, scritta da due esperti di commedie romantiche, Keith Merryman e David A. Newman, autori di Amici di letto. A produrre, Denise Di Novi e Alison Greenspan, che hanno firmato Catwoman.
Va da sé che questo filmetto leggero non si metterà a riflettere sociologicamente sul fenomeno, capace di gestire sulla piattaforma 26 milioni di incontri ogni giorno. Stando allo Hollywood Reporter, Tinder non parteciperà alla produzione. Ma la trama? Due persone che vivono a Los Angeles decidono di vedersi, dopo essersi piaciute su Tinder. I due vogliono soltanto l'incontro di una notte e via. Quella notte, però, invece d'essere romantica sarà piena di sorprese, tra disastri e catastrofi. Come in ogni lieto fine, le contrarietà cementeranno la coppia. E tutto quel che viene raccontano nel film, è personalmente accaduto a un manager della Warner Bros, pare. Insomma, nasce un cinema di genere, i cui riferimenti culturali sono le app? Da noi, per dire, il successo di Perfetti sconosciuti, il film di Paolo Genovese sulle vite segrete nascoste nei cellulari, venduto in 40 Paesi, indicherebbe un filone per la generazione smartphone. Anche Massimo Boldi sta preparando Un Natale al Sud proprio su Tinder. Nel mondo post-Tinder, d'altronde, chi spedisce mail è considerato antiquato. Per tacere di chi scrive lettere d'amore su carta. E Hollywood è pronta a sfidare il mondo della tecnologia, in vista di sinergie economiche.
Intanto, la Marvel fa emergere un nuovo super-eroe nel film parodia Tinder: The Superhero Movie, dove il protagonista, grazie alla tecnologia, sviluppa il potere di uccidere i nemici, in tandem con altri eroi delle dating app: Bubble e Grindr. Stiamo ancora parlando di cinema? Il dubbio regna sovrano. Come quando parliamo online con qualcuno che ha un profilo magnifico e, magari, è un mostro.
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