Dalle origini ad oggi: ritorna Sanremo

La kermesse musicale che si svolge sul palcoscenico dell'Ariston suscita da sempre curiosità e interesse. Ecco perché ci piace seguirla

Dalle origini ad oggi: ritorna Sanremo

Passano i tempi, cambiano le canzoni, si rinnova la conduzione, ma il fine rimane lo stesso: far conoscere nuova musica e nuovi talenti. Così ogni anno il festival di Sanremo, tiene incollati allo schermo televisivo numerosi spettatori. Quello che suscita curiosità da parte di chi sta dall’altra parte del tubo catodico non è solamente la promozione della canzone italiana, ma anche tutto quello che gravita intorno all’evento.

Il Festival della canzone italiana fa parte infatti di una grande macchina organizzativa che suscita curiosità per molti aspetti: dal look dei protagonisti a quello delle co-conduttrici, da quello che accade dentro ai camerini degli artisti fino ai gesti scaramantici prima di entrare in scena. E poi, come non parlare dei pronostici sul vincitore? Una settimana dove la critica e perché no, anche il pettegolezzo, si concentrano sul palcoscenico dell’Ariston con quell’effetto leggerezza che spesso, complice l’emergenza sanitaria, manca nelle chiacchiere da bar.

Ariston Sanremo

Dal 1951, anno in cui si è svolta la prima edizione al Salone delle feste del Casinò di Sanremo con la conduzione di Nunzio Filogamo ad oggi, i conduttori della kermesse sono stati complessivamente 39 su un totale di 70 edizioni. Doveroso elencarli tutti. A seguire il conduttore radiofonico di origini siciliane sono stati negli anni Armando Pizzo, Fausto Tommei, Gianni Agus, Enzo Tortora, Paolo Ferrari, Lilli Lembo assieme a Giuliana Calandra e Alberto Lionello. Poi Renato Tagliani, Mike Bongiorno, Pippo Baudo il quale a tutt’oggi è l’unico che ha presentato il maggior numero di edizioni del Festival. All’elenco si aggiungono Nuccio Costa, Carlo Giuffrè, Corrado, Giancarlo Guardabassi, Stefania Casini, Claudio Cecchetto, Andrea Giordana, Loretta Goggi, Miguel Bosè, Rosita Celentano assieme Paola Diminguin, Danny Quinn e Gianmarco Tognazzi. Non sono mancati Johnny Dorelli, Andrea Occhipinti e Raimondo Vianello che hanno passato il testimone a Fabio Fazio, Raffaella Carrà, Simona Ventura, Paolo Bonolis, Giorgio Panariello, Antonella Clerici e Ginni Morandi. Nelle edizioni più recenti il palco sanremese è stato diretto da Carlo Conti con tre conduzioni consecutive. Nell’ultima, quella del 2017, il conduttore di Rai Uno ha voluto al suo fianco la regina di Canale 5, Maria De Filippi. L’anno successivo è stato quello di Claudio Baglioni che ha passato la staffetta ad Amadeus nel 2020 fino ad oggi.

Amadeus

Se da una parte l’evento nasce per promuovere la canzone italiana, dall’altra è inevitabile che si trasformi in una vero e proprio esame di ammissione per il conduttore. Non ci sono vie di mezzo: o promossi o respinti. E proprio per questo motivo che i riflettori nei giorni a seguire le serate sono puntati non solo sul gradimento delle canzoni ma anche sull’indice di ascolto: vero indicatore dell’apprezzamento di tutta la kermesse. Per le canzoni in gara invece il banco di prova non è quello che porta alla consegna della Palma d’oro con annessa assegnazione del podio, bensì il successo consacrato dalle radio nelle settimane successive. E di canzoni che non si sono piazzate nella prima terna divenute poi di grande successo tramite le frequenze radiofoniche ce ne sono state tante.

Da oggi ci attendono 5 serate a base di musica e leggerezza che faranno parlare per i prossimi giorni. Saranno diversi i pareri che si scontreranno ma diversamente non può essere “Perché Sanremo è Sanremo”.

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