Lion, il giro intorno al mondo per ritrovare la sua famiglia

Lion - La strada verso casa è il film con Dev Patel e Nicole Kidman che racconta l'incredibile storia vera di un ragazzo che dall'India arrivò in Australia per poi tornare alla ricerca delle sue radici

Lion, il giro intorno al mondo per ritrovare la sua famiglia

Lion - La strada verso casa è il film con Dev Patel e Nicole Kidman che andrà in onda questa sera su Canale 5 alle 21.21. La pellicola racconta l'incredibile storia vera di un bambino dato per disperso che riuscì in realtà a ricostruirsi una vita dall'altra parte del mondo. Come viene sottolineato da IMDB, ogni anno in India 80.000 bambini finiscono nell'elenco delle persone scomparse, mentre più di 11 milioni vivono nelle strade come senzatetto. Un destino che sarebbe potuto toccare anche al protagonista di questo film.

Lion - La strada verso casa, la trama

Diretto da Garth Davis, Lion - La strada verso casa racconta la storia di Saroo, un bambino di cinque anni che vive in una famiglia povera e che a causa di un momento di distrazione finisce con l'allontanarsi talmente tanto da casa da non riuscire più a tornare indietro. Costretto a vivere di espedienti e a scappare da persone che vorrebbero venderlo e usarlo per fini illeciti, Saroo verrà in qualche modo salvato dalla polizia che lo aiuterà a inserirsi nel circuito delle adozioni internazionali. Così il ragazzo viene adottato da una coppia di auStraliani benestanti che porterà il piccolo Saroo a vivere con sé, finché, da adulto, il ragazzo (Dev Patel) non deciderà di provare a cercare la sua vera famiglia.

La vera e incredibile storia di Saroo

Lion - La strada verso casa racconta la vera soria di Saroo che nacque nel 1981 a Khandwa e, più precisamente, nel sobborgo di Ganesh Talai. Sin dalla primissima infanzia assaporò il sapore amaro della povertà, aggravata soprattutto dalla scelta del padre di abbandonare la famiglia per seguire un'altra donna. Come racconta Libreriamo, nel 1986 Saroo decise di accompagnare il fratello maggiore Guddu a Burhanpur, che distava circa 70 chilometri dalla casa del bambino. A questo punto Saroo si addormentò sulla panchina della stazione, mentre suo fratello si recava al lavoro: risvegliandosi e non trovando più Guddu Saroo decise di aspettarlo su un treno in sosta. Tuttavia, anche in questo caso, il bambino finì con l'addormentarsi nell'attesa.

Il risveglio, però, fu traumatico: il treno era in corsa, le porte bloccate e Saroo era completamente solo, in viaggio verso una meta che non conosceva. Riuscì a scendere dalla locomotiva solo una volta giunto a Howrah, la stazione più grande dell'India, a poca distanza da Calcutta. Smarrito e spaventato, Saroo non poteva sapere che più o meno nello stesso momento, suo fratello Guddu venne investito da un treno, rimanendone ucciso. Per Saroo iniziò un periodo in strada: cercò di tornare a casa salendo e scendendo dai treni, ma non riuscì mai a trovare la direzione giusta e, soprattutto, si trovava sempre su treni che svolgevano tratte urbane, che non si allontanavano mai troppo da Howrah. Così il bambino si "accontentò" di vivere nei pressi della stazione, prima di addentrarsi nelle strade labirintiche di Calcutta, dove la fame e la povertà lo costringevano a chiedere l'elemosina e a vivere di espedienti.

Questo finché la polizia non lo portò in un centro governativo destinato proprio a bambini abbandonati: i tentativi di ritrovare la sua famiglia andarono tutti male, così alla fine Saroo venne adottato dai Brierley, una famiglia australiana che viveva in Tasmania. Era il 1987.
In Australia Saroo conobbe una vita del tutto diversa a quella a cui era abituato. L'inglese divenne la sua lingua madre e l'hindi venne ben presto dimenticato. La famiglia adottiva mise a disposizione del figlio una serie di mezzi - affettivi ed economici - che permisero a Saroo di crescere abbastanza serenamente, seguendo il corso di economica e management all'Angliss International Hotel School di Canberra. Diventato adulto e bisognoso di ritrovare le sue radici, Saroo decise che era arrivato il momento di mettersi sulle tracce della sua famiglia di origine, cercando di individuare il punto in cui si trovava la sua città natale. Grazie a Google Earth e alle immagini satellitari riconobbe prima la stazione dove si era recato con il fratello e poi la città in cui era nato e cresciuto.

Si recò a Khandwa un anno dopo, nel 2012, ventisei anni dopo essersi smarrito: qui ritrovò sua madre Kamla che, nel corso di quel ventennio, non si era mai arresa e aveva continuato a cercare il figlio Saroo. Il 22 febbraio 2012 Saroo riuscì quindi a tornare nella sua casa di origine, ritrovando non solo sua madre, ma anche i fratelli che si era lasciato alle spalle.

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