Il Diavolo veste Prada: 12 anni di Miranda Priestly

Il 30 giugno del 2006 è arrivato nelle sale cinematografiche Il Diavolo veste Prada, 12 anni dopo ecco perchè è ancora un cult indiscusso

Il Diavolo veste Prada: 12 anni di Miranda Priestly

Il 30 giugno del 2006 nei cinema americani è stato proiettato per la prima volta Il Diavolo veste Prada, commedia sarcastica e di stile ambientata nel mondo del giornalismo, con Meryl Streep ed Anne Hathaway. Successo stratosferico anche qui in Italia – nelle sale dal 13 Ottobre dello stesso anni – ben dodici anni dopo il film ispirato all’omonimo romanzo di Lauren Weisberger, è un cult senza tempo che, inconsapevolmente, ha cambiato l’immagine della cultura pop di ieri, oggi e domani.

È oramai leggendario il ricordo di Miranda Priestly, Il Diavolo veste Prada del titolo, che ha reso un vero infermo la vita di Andy Sachs, tirocinante alle prime armi nel mondo di Runaway. Ed è impossibile dimenticare lo charme di Emily, assistente della gelida Miranda, come è negli annales l’immagine di Stanley Tucci nel ruolo di Nigel, dio del gusto e della moda, amico fidato di Andy. Il film che è stato diretto da David Frankel, non è una semplice commedia di colore, è anche un forte e disinibito racconto di formazione che scandaglia il mondo del giornalismo, tra molti vizi e tante virtù. Vincitore di un Golden Globe e campione d’incassi, Il Diavolo Veste Prada, è ancora oggi uno dei film più replicati in tv. Il motivo caratterizzante? Nonostante lo scorrere del tempo resta un lungometraggio estremamente attuale.

Sì, perché guardando ben oltre le battute di stile e gli abiti griffati, Il Diavolo veste Prada è un vero e proprio inno ai sogni. La vicenda sopra le righe di Andrea, spinge ad una brutale riflessione sul mondo del lavoro giovanile, sobillato da dubbi e incertezze. C’è chi riesce a scendere a compromessi, c’è chi stringe i denti e spera in un momento migliore e c’è chi combatte strenuamente per raggiungere i propri obbiettivi. La protagonista de Il Diavolo veste Prada è la summa di un pensiero escatologico, un personaggio che racchiude l’essenza di una gioventù che crede ancora nella forza dei sogni, e che è decisa a combattere con le unghie e con i denti, pur di raggiungere lo scopo prefissato.

E dopo 12 anni le intenzioni del film restano cristallizzate nel tempo. Oltre a questo Il Diavolo veste Prada, ha influenzato non solo il mondo della letteratura, molti sono i romanzi che ricalcano lo stile del film, ma anche la tv più e più volte, ha ospitato le intenzioni di pennellare un racconto di formazione intenso e sfaccettato indirizzato ai giovani di oggi. È palese l’esempio di The Bold Type.

Ovviamente il successo ha scatenato la ricorsa del

sequel perfetto che, fino ad ora, è rimasto solo fra gli scaffali delle librerie. È del 2012 “La vedetta veste Prada” e uscirà il prossimo ottobre “When Life give you Lululemons”, novella dedicata al personaggio di Emily.

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