Il dolore di Giallini: "Perché parlo con mia moglie morta"

In una recente intervista l'attore romano, 58 anni, è tornato a parlare della morte improvvisa della moglie: "Il dolore non passa mai, ti dimentichi un po' la voce ma io ci parlo ancora"

Il dolore di Giallini: "Perché parlo con mia moglie morta"

"Alla fine, io sto in lockdown da quando è morta Loredana". Sono passati quasi dieci anni da quando sua moglie è deceduta, ma l'attore Marco Giallini non può dimenticarla. Sarà per questo che, ha confessato in una recente intervista con il Corriere della Sera, parla ancora con lei.

Marco Giallini suona la batteria, recita la Divina Commedia a memoria e ha all'attivo cinquanta film tra piccolo e grande schermo. Ma nonostante la sua carriera da attore sia all'apice, il suo cuore è fermo al 2011 quando la moglie Loredana morì tra le sue braccia: "Il dolore era troppo. Il pensiero che lei rientri a casa da un momento all'altro dura due anni, poi, capisci che morire è prassi. Ma non a 40 anni. Non fra le mie braccia, mentre prendiamo le valigie per le vacanze".

Era il luglio di dieci anni fa e la donna lasciava l'attore e due figli di 5 e 12 anni, che Giallini ha cresciuto da solo, aiutato solo dal fratello di Loredana e da sua moglie: "Mai avuto una tata. Io sono tato. Qui faccio tutto io". Per crescerli come lui e la Loredana desideravano Marco Giallini si è buttato anima e corpo nel mondo della recitazione, dove era già conosciuto ma non ancora popolare: "Mi sono impegnato per dare una possibilità in più ai figli. Dovevo tirarli su come ci eravamo promessi. Lei voleva che facessero il Classico, uno lo fa, l'altro l'ha finito: è una cosa stupenda".

A Roma, a Tor Lupara, l'interprete del personaggio Rocco Schiavone dell'omonima serie di Raidue, era arrivato per amore della sua Loredana: "Ci siamo messi in 40 metri, non eravamo abbienti. Ci siamo sposati nel '93, facevo teatro e altri lavori per fare la scuola di recitazione". Poi la carriera e il terribile lutto, mai superato davvero: "Il dolore non passa mai, e che passa? Ti dimentichi un po' la voce ma io ci parlo ancora. Quando sto solo e qualcosa non va. Dico: 'Eh amore mio...'".

Impossibile per Giallini dimenticare il loro amore, impossibile provarlo per un'altra donna: "Innamorato ero di mia moglie. Per 27 anni, non ci siamo mai lasciati e non abbiamo mai litigato. Lei era la donna mia e io il suo uomo. Nel mondo, quante ce ne possono stare di persone per te? Una".

A sostenerlo c'erano solo i suoi figli, dei quali l'attore si è preso cura e continua a farlo tutt'oggi con l'apprensione di chi sa di aver solo loro: "Mi hanno I miei figli mi dicono ti amo. Quanti figli ti dicono: ti amo? Sono bravi. La notte ancora aspetto il rientro dei ragazzi, sto sempre lì che stanno per morire. Poi, li sento e scrivo: buonanotte, amori".

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