Il dolore segreto di Fiorello: "Così ho perso mio papà"

Fiorello si racconta a Vanity Fair e parla anche della morte del padre, mancato quando lo showman stava per presentare Sanremo

Il dolore segreto di Fiorello: "Così ho perso mio papà"

C'è un Fiorello mai emerso prima. Un lato oscuro messo in un luce in un'intervista su Vanity Fair: "Tra qualche mese compirò 58 anni. L’età che aveva mio padre quando morì. Ci penso, con ansia sottile e malcelata scaramanzia, quasi ogni giorno".

L'addio al padre

Fiorello si racconta al giornalista di Vanity Fair in maniera cristallina e ripercorre il dolore per la scomparsa del papà: "Ero a Sanremo per il Festival del 1990 e verso le 11 di sera telefonai a casa per salutare i miei genitori". Un rewind preciso: "Avevo la mania di avvisarli, di fargli sapere dove fossi, persino di tirarli giù dal letto pur di fornire latitudini e coordinate: 'Mamma sono in pizzeria, papà entro al cinema'. Non li trovai. 'Saranno a Letojanni' mi dissi 'e li cercai prima a casa di uno zio e poi da mia cugina Nina'. Dalla tribù familiare, alla fine, la voce lontana di un altro parente: 'Che cazzo ci fai tu lì?', 'eh Rosà, tuo padre si è sentito male'". Poi quella domanda che aspettava una sola risposta. "È morto, vero?”. Ballava con mia madre, disse 'ho dimenticato le sigarette, vado a prenderle', lo trovarono nel parcheggio, vicino alla macchina, alla festa di Carnevale".

"Fu una botta spaventosa - spiega Fiorello -.All’epoca non c’erano ancora i cellulari e mi misi al volante anch’io. Raggiunsi il villaggio Valtur di Pila, in Val D’Aosta, per parlare con mio fratello. Aprì la porta della sua stanza alle 6 del mattino, era molto assonnato e non capiva: 'Da adesso dobbiamo fare da soli, Beppe. Papà non c’è più'. Arrivammo stravolti all’aeroporto di Torino che l’alba era passata da un pezzo. Eravamo in lista d’attesa e andai dritto dall’addetto alle partenze".

Fiorello prosegue: "Senta, scusi. Io e mio fratello abbiamo appena perso nostro padre, quindi su quel volo per la Sicilia dobbiamo salire e su quel volo saliremo. Possono fermarci soltanto i Carabinieri. Pronunciai le parole senza enfasi, con un dolore che lo investì in pieno. Fu umano. 'Non si preoccupi, partirete'. Papà non sopportava l’idea di perdere un figlio, ripeteva spesso: 'voglio andarmene prima di voi'. Il signore lo accontentò". E rivela: "Al Festival vado malvolentieri e quando in tv passa un’immagine del Teatro Ariston che non riconosco, penso: 'Ah, dev’essere l’edizione del ‘90'".

Di certo il sorriso ritorna e si arriva a parlare anche di ritiro, che dovrebbe arrivera a 60 anni: "Ma ci riuscirò? Non vorrei fare come i

Pooh che sono stati recentemente premiati per il seicentesimo addio annunciato in carriera". E in attesa di dire addio rivela di aver un unico programma: "Vorrei invecchiare, ma purtroppo non ci riesco".

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