Ecco Belen, la regina in(Corona)ta del gossip

Come plancton in bocca alla balena. Fiduciosi, scodinzolanti e in branco ci siamo infilati nelle fauci spalancate dell’ennesimo gossip. Perché ne avevamo più bisogno noi di quelli che di gossip ci campano. E poco importa se ad architettare ogni cosa sia stato il solito Fabrizio Corona (disposto a tollerare le immagini della sua donna sprimacciata da un altro) o la stessa Belen che, nel caso, avrebbe superato il maestro. Nulla conta se di questo fotoromanzo abbia giovato lo share di Amici, se sia servito a incoronare Emma Marrone «Cenerentola degli anni Duemila» o a scoprire che nei pronto soccorso di Roma, quando si è proprio stressati, ci si può anche accendere una sigaretta. Più passano le ore, i dettagli e certe cicatrici-nemesi che sembrano inchiostro simpatico, più abbiamo l’impressione che tutto l’affaire Belen-De Martino-Corona-Emma fosse, in realtà sin dall’inizio, un cruciverba facilitato.

Adesso sul web imperversano le risposte in grado di risolvere il quiz, di svelare il complotto: il sito che per primo ha pubblicato le foto del bacio tra l’argentina e il ballerino è quello di un socio di Corona, la maglietta che indossa il ragazzotto (nera con un teschio da pirata) è firmata da un marchio vicino all’ex agente di fotografi, come pure la borsa della showgirl, ampiamente inquadrata dalle telecamere. E certo, con tutti gli indizi in fila, ci sembra incredibile essere rimasti nel ventre della balena più a lungo del profeta Giona (che ci restò solo tre giorni e tre notti). Però è inutile, adesso, fare gli illuminati. La realtà è che siamo corsi a farci inghiottire, malgrado il dettaglio più evidente fosse proprio il protagonista del gossip: Stefano De Martino. Un’infanzia di fatica a Napoli, una consuetudine con l’infedeltà e la fronte bassa perennemente corrucciata nello sforzo di capire.

Ci aveva già stupiti come fidanzato di Emma, figuriamoci come contendente di Corona. Avremmo dovuto capirlo subito che quell’ergastolo di beatitudine al quale si era condannato accanto all’argentina altro non era se non un bluff. Perché la più famosa esponente del lato b ha in realtà soprattutto un lato: quello rivolto al pubblico.

Per questo ha preso il fidanzato di Emma (ma tanto si sta sempre al posto di un altro) e le distanze da Fabrizio (che è Belen al maschile ma un po’ più femmina di Belen), per questo, da settimane, ha accettato di infilarsi (o si è infilata) in una specie di Truman Show che non si è distratto neppure dallo schianto sull’asfalto (quello con il centauro economicamente motorizzato dalla ex, perché lì a schiantarsi è stato soprattutto il buongusto). Per questo la pantera con la farfallina, sbattendo le ciglia, si è augurata davanti alle telecamere che le cicatrici di questo incidente (già magicamente scomparse) «rimangano per tutta la vita» (alludendo al suo destino col ragazzetto): per cercare di rendere credibile l’incredibile. Per questo da quando è iniziata questa farsa che avrebbe dovuto «rimanere privata», Belen non ha fatto altro che affannarsi (mediaticamente seguita) da un ristorante col buffet in piedi alla hall di un grande albergo, dal pronto soccorso ad Amici. Macinando apparizioni casuali che casuali non erano affatto, dando lavoro al corpo in pubblico e, presumiamo, lasciandone poco per il privato. Per questo Corona, per la prima volta in vita sua, ha dato in escandescenze davanti a un cronista che gli chiedeva di parlare di sé (e di Belen, ovvio): perché recita male. O perché la parte è diventata difficile persino per lui. Per questo Maria De Filippi, per la prima volta in vita sua, ha dimenticato di riassumere il meccanismo del gioco mentre nello studio di Amici aveva i fedifraghi ed Emma che cantava Bella senz’anima perché quella, più di qualsiasi altra dichiarazione, era «la sua conferenza stampa».

Abbiamo temuto che Stefano De Martino fosse l’ennesimo uomo che Belen aveva deciso di usare per odiare se stessa (prima il fidanzatino appassionato di Internet, poi l’incontenibile Fabrizio...). Invece stavolta ha deciso si usare e basta.