Ecco il Céline inedito da una guerra all'altra

Il romanzo "Guerre" è già bestseller mentre apre a Parigi una mostra di manoscritti ritrovati

Ecco il Céline inedito da una guerra all'altra

«Compreranno più tardi i miei libri, molto più tardi, quando sarò morto, per studiare quali furono i primi segni della fine, e la perfidia delle capocce degli uomini, e le esplosioni delle profondità dell'anima. Non sapevano, sapranno». Così scrisse Louis-Ferdinand Céline nel 1954 in Féerie pour une autre fois II, e in questi giorni le sue parole si rivelano due volte profetiche: per il grande successo di vendite del libro Guerre, primo tratto dal tesoro dei suoi manoscritti inediti ritrovati l'estate scorsa e appena uscito in Francia per Gallimard, stampato in 80.000 copie di tiratura iniziale, e poiché questa folle cavalcata céliniana nella guerra e nel delirio arriva nelle librerie proprio ora, finendo nelle mani degli sbalestrati lettori di questo XXI secolo del post (?) Covid e del conflitto russo-ucraino e i suoi massacri e le sue trincee. Per Pascal Fouché, storico e curatore dell'edizione, questa «è anche la scoperta di uno scrittore che ci sorprende, ci stupisce sempre, si rinnova. È un periodo della sua vita che non era stato raccontato. Non eravamo a conoscenza dell'esistenza di questo manoscritto. Questo scritto ci affascina. Questo ritrovamento rimette in discussione la cronologia delle sue opere. Credo che Céline abbia redatto questo piccolo romanzo nel momento in cui stava scrivendo Morte a credito, uscito nel 1936».

Per il céliniano David Alliot, tra i primi a leggere il manoscritto pubblicato: «La lettura di Guerre è a dir poco confusa. Il libro inizia con un racconto autobiografico, raramente utilizzato da Céline nel resto della sua opera. Scopriamo che Ferdinand è gravemente ferito dopo che una granata ha spazzato via la sua Compagnia, e che lui è l'unico sopravvissuto. Queste pagine sono molto crude e commoventi, perché, per la prima volta, Céline ripercorre un momento della sua vita che accennerà solo vagamente a alcuni corrispondenti e amici, così come ai giornalisti venuti a intervistarlo, descrivendo il dolore e l'orrore della sua grave ferita al braccio del 1914. Ma molto rapidamente, il romanzesco prende il sopravvento. Con l'aiuto di un soldato inglese, Ferdinand viene portato nelle retrovie, a Peurdu-sur-la-Lys (Noirceur-sur-la-Lys nel Viaggio, Hazebrouck nella realtà) dove viene curato. È a questo punto, intorno alla quarantesima pagina, che lo stile cambia. Ritroviamo una narrazione romanzesca più usuale in Céline, ritroviamo i suoi famosi tre puntini, gli aforismi anche, il vocabolario salace anche. Chiaramente, da questo punto di vista stilistico, Guerre è molto vicino alla verve di Céline di Morte a credito, piuttosto che al Viaggio al termine della notte. E i punti di contatto tra Guerre e il secondo romanzo di Céline sono numerosi».

Gallimard ha inoltre annunciato un serrato programma editoriale per i restanti manoscritti, affidandone la curatela a due équipe guidate da Pascal Fouché e dal decano dei céliniani Henri Godard, accelerandone il lavoro per garantirsi un sufficiente periodo di sfruttamento economico delle opere prima della scadenza dei diritti di copyright sugli scritti di Louis-Ferdinand Céline nel 2031, quindi fra solo nove anni: l'autunno prossimo saranno dati alle stampe Londres, seguito di Guerre e romanzo tra vaudeville e picaresco nello stile di Guignol's Band ambientato a Londra nel 1915, e il racconto di ambientazione medievale La volonté du roi Krogold.

La trama di quest'ultimo, come spiega su L'Observateur l'archivista di Gallimard Alban Cerisier, responsabile dell'edizione dei manoscritti: «È una guerra tra un principe traditore e un re, attraverso una doppia storia: da un lato la lotta tra il re Krogold e il principe Gwendor, dall'altro le avventure di Thibaut e Joad, due amici della Sorbona uno dei quali è figlio del presidente degli Stati di Bretagna. Thibaut sta per assassinare il padre del suo amico, a Rennes città, non a caso, dove Céline studiò medicina e incontrò la sua prima moglie francese. Certo, possiamo vedere Krogold come un esercizio di stile un po' stereotipo. Ma se Céline ne integra dei frammenti in Guerre e in Morte a credito, non è solo perché non è riuscito a piazzare il suo manoscritto a Denoël. Questa leggenda portava in sé un significato centrale per lui, per la sua filosofia dell'esistenza: la lotta dell'uomo con la morte, la scoperta attraverso l'esperienza bellica che la morte è propria dell'uomo, e che la vita è solo un momento un po' doloroso da far passare».

Quindi, nel 2023 la nuova edizione di Casse-pipe, del quale era stato pubblicato solo un frammento, e l'ingresso di questi testi nella Bibliothèque de la Pléiade in un III volume dei Romanzi di Céline.

A corollario della pubblicazione di Guerre, Gallimard ha infine organizzato un'importante mostra dei manoscritti ritrovati, esposti con altri documenti e fotografie del Corazziere Destouches/Louis-Ferdinand Céline, presso la Galerie Gallimard a Parigi, fino al 16 luglio 2022.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica