"Thinking Out Loud" di Ed Sheeran è un plagio di "Let's Get It On" brano del 1973 di Marvin Gaye? A stabilirlo sarà una giuria americana. Louis Stanton, il giudice distrettuale degli Stati Uniti, che è stato incaricato di stabilire chi avesse ragione e chi torto, non è riuscito a emettere una sentenza visti i pareri sostanzialmente discordanti degli esperti musicali intervenuti per conto dell'una e dell'altra parte. E così ha girato la palla a una giuria e mandato a processo Ed Sheeran accusato di violazione del copyright dalla Structured Asset Sales LLC.
L'inizio della battaglia giudiziaria
Tutto è cominciato nel 2018, quando l'investitore David Pullman e la società Structured Asset Sales, che hanno acquisito parte dei diritti d'autore di Ed Townsend, co-autore "Let's Get It On", hanno accusato Ed Sheeran di avere copiato il brano nella sua "Thinking Out Loud". Come riferisce la Bbc, gli accusatori hanno affermato che Sheeran e la sua co-autrice Amy Wadge "hanno copiato e sfruttato, senza autorizzazione o credito" il brano del 1973 "nella melodia, nei ritmi, nelle armonie strumentali, nel coro di accompagnamento etc". Così hanno chiesto un risarcimento danni pari a 100 milioni di dollari. Un'accusa non nuova per Sheeran, che lo scorso hanno fu accusato di avere plagiato "Oh Why" di Sami Chokri con la sua "Shape of you".
Il giudizio degli esperti
La denuncia è finita sul tavolo del giudice distrettuale degli Stati Uniti, Louis Stanton, incaricato di decretare chi abbia ragione. Il giudice ha chiesto l'intervento di alcuni esperti, ma le relazioni presentate da questi ultimi sono sostanzialmente in disaccordo e allora giudice ha rinviato il tutto a una giuria. "Sebbene le due composizioni musicali non siano identiche, una giuria potrebbe scoprire che la sovrapposizione tra la combinazione di progressione di accordi e ritmo armonico delle canzoni è molto stretta", ha detto il giudice, motivando la sua scelta di mandare a processo Ed Sheeran.
Cosa può succedere nel processo
Una giuria composta da cittadini americani sarà dunque chiamata a decidere se Ed Sheeran e la sua co-autrice Amy Wadge hanno commesso davvero un plagio.
Nel tribunale federale di Manhattan si dovrà anche stabilire se nella richiesta di danni - 100 milioni di dollari avanzata dalla Structured Asset Sales LLC - debbano essere inclusi anche gli incassi dei concerti di Sheeran tra il 2014 e il 2015, che ammonterebbero a 130 milioni di sterline. Al momento né il cantante britannico né i suoi legali hanno rilasciato commenti in merito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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