Una grande stanza spaziosa con qualche strumento, luce soffusa e nell’aria solo poesie e la voglia di condividere un momento intimo e segreto. Questa è l’aria che i fan di Elisa hanno respirato appena entrati al Teatro degli Arcimboldi di Milano per assistere alla seconda delle tre tappe sold out del Diari Aperti Tour. Elisa tornerà a Milano il 6 e 7 maggio, e proseguirà Live per tutta Italia fino al 31 maggio con la chiusura al Teatro Politeama Rossetti di Trieste.
Un pubblico trasversale di giovanissimi e persone adulte, hanno accolto la cantautrice di Monfalcone con diverse standing ovation, ad iniziare da “Heaven Out Of Hell”, in scaletta. E’ la dimostrazione che il pubblico ha apprezzato l’ennesima svolta artistica di Elisa che si è spogliata dai colori pop di “On” per rifugiarsi in una dimensione intima che lo stesso ultimo album (certificato platino) “Diari aperti” suggeriva. Ecco che sul palco ci sono solamente un quartetto d'archi, pianoforte, chitarre acustiche, tastiere, basso, chitarre elettriche e tre coriste.
La prima parte del concerto vede Elisa al pianoforte per creare un contatto diretto ed esclusivo coi suoi fan, come se li volesse fare entrare piano piano nel suo magico mondo. La canzone “Come fosse adesso” (da “Diari aperti”) apre le danze, non mancano naturalmente i grandi successi come la canzone vincitrice di Sanremo 2001 "Luce (Tramonti a Nord Est)” ed “Eppure sentire”. Il singolo che ha fatto da apripista all’ultimo album “Se piovesse il tuo nome” segna la seconda parte del Live con una dimensione di festa e allegria. Infatti diverse volte il pubblico si è alzato dalla platea per mettersi sotto palco e ricevere il saluto della cantautrice che è scesa per abbracciarli. C’è da dire che la scaletta varia da sera a sera e infatti ieri è entrata a sorpresa “Dancing”, uno dei brani più amati del repertorio. Il finale accende gli animi con il medley di “Broken”, “Labyrinth” e “Cure Me”. Bis con “Gli ostacoli del cuore” e “A Modo Tuo”, entrambi firmati da Ligabue.
Non manca l’accenno all’attualità. Elisa è sempre stata attenta ai temi ambientali, assieme ad altre colleghe come Giorgia. Infatti durante le note di “A Prayer” sono state proiettate sul Led immagini di manifestazioni ambientaliste e pacifiste. Alla fine una frase, attribuita al capo indiano Sioux, Orso in piedi: "Quando avrete abbattuto l'ultimo albero, quando avrete pescato l'ultimo pesce, quando avrete inquinato l'ultimo fiume, allora vi accorgerete che non si può mangiare il denaro”.
Elisa è al massimo della sua forma artistica e sembra essere tornata allo spirito delle origini degli album “Pipes & Flowers” e “Then Comes The Sun”, dove la poesia esistenziale si intrecciava alla malinconia, ma anche alla forza d’animo.
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