In fondo era un duetto atteso da dieci anni. Emma Marrone e Alessandra Amoroso si sono conosciute ad Amici (la prima vinse nel 2010, l'altra nel 2009), sono state sbeffeggiate da tanta critica ma sono diventate best seller del pop riempiendo classifiche e palasport un anno dopo l'altro. Mancava un duetto insieme. Eccolo: Pezzo di cuore. Uscirà venerdì 15 e, «tra una chiamata e un mal di testa», è una ballata rigorosamente lontana da autotune e urban, quasi un ritorno alle origini. «Il bello di me e di Ale è che abbiamo tenuto botta, abbiamo lottato e siamo cresciute, anche se talvolta abbiamo remato con un remo solo», dice Emma che è la più sanguigna delle due mentre Alessandra ha, come spiega proprio Emma, «quella sana leggerezza che mi manca». Comunque insieme, ammettono, «ci facciamo un bel po' di risate».
Nel frattempo, tanto per non farsi mancare nulla, in questo decennio hanno costruito un rapporto prima inedito con i fan, così fedele e personale che ora si ritrovano con vere e proprie corazzate sui social. Per registrare Pezzo di cuore hanno tenuto tutto nascosto a (quasi) tutti e hanno consegnato la canzone «chiavi in mano» alla casa discografica. «Siamo arrivate in studio di registrazione tutte incappucciate a dieci minuti di distanza una dall'altra per conservare il segreto», spiega Emma. E hanno inciso un brano che «è autobiografico fino a un certo punto perché sembra più che altro una storia universale».
Di certo il verso «ora che abbiamo imparato l'amore, non so smettere» è il loro nuovo manifesto esistenziale: «Abbiamo imparato molto a stare da sole, anche a causa della pandemia, e oggi ci possiamo guardare allo specchio e volerci bene. C'è un sano egoismo che ci porta a metterci al primo posto e a dare la giusta priorità alle cose della nostra vita», spiegano praticamente all'unisono. E Maria De Filippi? «Ha ascoltato Pezzo di cuore ed è stata felice di sentire le due figlie cantare insieme» riassume Amoroso. In poche parole, questo brano che arriva a ciel sereno e ha la firma importante di Dardust con Davide Petrella, è un punto di svolta della loro storia artistica. Ora potrebbe succedere qualsiasi cosa: «Un disco insieme? Sarebbe meraviglioso». Oppure l'ospitata al Festival di Sanremo: «Per noi quello è il palco, finora non ci hanno chiamato ma, se lo facessero, ci andremmo senz'altro». Non si sono presentate in gara perché il brano è nato fuori tempo massimo «altrimenti avremmo anche potuto provare a proporci in gara». Insomma, come accade sempre più spesso, Pezzo di cuore è un brano nato sul tamburo, quasi una instant song che dipende dall'ispirazione e rimane sganciata dalle scadenze di mercato.
Non a caso, Emma conferma che aveva voglia «di far ripartire il 2021 con una sensazione di sano ottimismo». Così ha parlato con Dardust, gli ha confessato le proprie sensazioni e «lui con Petrella ha tradotto tutto in musica e parole». A quel punto «ho mandato la canzone via whatsapp ad Alessandra e le ho scritto: Non penso tu possa dirmi di no». «E infatti non le ho potuto dire di no» risponde sorridendo la Amoroso: «Quando ho ascoltato il brano ho pensato a un dialogo tra me e lei». In parte è effettivamente così. Pezzo di cuore è una sorta di caffè tra amiche, di confidenza tra due artiste che hanno battuto i pregiudizi e che oggi, con decine di dischi di platino appesi in camera, possono ripartire magari con nuove fasi artistiche. Ma nel frattempo Emma deve chiudere quella aperta con l'ultimo disco: «Devo portare a compimento il progetto legato ai dieci anni di carriera», spiega parlando del concerto all'Arena di Verona rimandato a causa del Covid. «In un modo o nell'altro - dice con una enfasi appassionata - ho bisogno di tornare al live e non solo per esigenza romantica ma anche per far ripartire le crew e le maestranze. Naturalmente mi adeguerò a tutto quello che sarà necessario, ma devo farlo».
E Alessandra Amoroso potrà essere ospite di questi concerti in qualsiasi momento: «Sarò la sua disturbatrice in tour», sorride lei.Intanto, cantando insieme all'apice della fama, regalano quel messaggio positivo che non fa chic riconoscere ma che è essenziale: la musica leggera si nutre anche di bei sentimenti e vibrazioni positive. Come queste.
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