Emozioni con Fura dels Baus e Ballet Black

Direttore cercasi per il Napoli Teatro Festival, una delle rassegne estive più accattivanti del palinsesto italiano che ogni anno ospita registi e compagnie internazionali con moltissime prime tra prosa, danza e teatro di ricerca. Tanti erano i timori per questa edizione 2015, rimasta orfana della gestione di Luca De Fusco alla vigilia del debutto, non senza strascichi polemici; De Fusco, infatti, si è visto costretto alle dimissioni per «conflitto d'interesse» essendo contemporaneamente direttore del Teatro Stabile divenuto ora Teatro Nazionale. Il presidente del Festival Luigi Grispello, che è anche presidente dell'Agis, è però miracolosamente riuscito a mandare in scena la rassegna che chiude il 28 giugno, praticamente senza sbavature. Per quanto riguarda il futuro, il pallino è nelle mani del neogovernatore della Campania De Luca che però, per le note questioni, in questo momento ha ben altro a cui pensare. «Sarebbe ovviamente auspicabile - ammette Grispello - un nome di caratura internazionale che sia in grado di dare alla rassegna la visibilità che merita».

Toni Servillo? Mario Martone? «Sarebbe molto bello, si vedrà; d'altronde sulla nomina è la Regione ad avere l'ultima parola...». Per il momento il pubblico, non solo quello napoletano, si gode un bel festival che è giunto a metà corsa e si chiuderà il 28 Giugno. Anche questa volta, al palinsesto si associa la scelta di location cittadine che travalicano i tradizionali palcoscenici per contaminare siti nevralgici della città. Indimenticabili, nelle passate stagioni, furono scelte come le Grotte di Seiano, i vicoli e i bassi del centro storico, la spiaggia notturna dell'isola carceraria di Nisida. Quest'anno, il quartier generale degli spettacoli è Castel Sant'Elmo che ospita ben tre palcoscenici, uno dei quali la spettacolare Piazza d'armi del forte. Per un mese di festival, in scena 60 spettacoli tra cui 30 prime nazionali, 6 spettacoli di danza, 10 spettacoli stranieri e 30 appuntamenti con giovani compagnie nell'ambito del programma Fringe. Per la danza hanno aderito produzioni internazionali come La doceur permeable de la rosee di Paco Decina, Russia di Marcos Morau, direttore della compagnia spagnola La Veronal, Afrodita y el juicio de Paris , spettacolo evento dei catalani de La Fura dels Baus, infine Second coming e A dream within a midsummer night's dream di Ballet Black.

Tra i grandi registi internazionali presenti, Thomas Ostermeier con lo spettacolo Ein Volksfeind di Ibsen e lo svizzero Martin Zimmermann con Hallo primo lavoro da solista dopo il divorzio artistico dal socio storico de Perrot.

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