Favino che sculetta e Sarandon inguardabile Un 2017 da dimenticare

Difficile scegliere i film più deludenti, sono troppi. Compreso quello di Ozpetek...

Favino che sculetta e Sarandon inguardabile Un 2017 da dimenticare

Ancora più difficile scegliere i dieci film più brutti di questo infausto 2017 cinematografico. Ne sono usciti troppi.

10) UNA FAMIGLIA Litigano di continuo Maria e Vincent nella casa alla periferia di Roma. Poi arriva il bebè tanto atteso. L'ermetico Sebastiano Riso ci mette un'ora per spiegare che si tratta di commercio di neonati. Micaela Ramazzotti non scorda il romanesco: «È più amara del zolito», «Ho perzo io».

9) MOONLIGHT Noiosissimo dramma esistenziale sui tormenti di un infelice ragazzo di colore. Il gay Chiron soffre da subito: la mamma si droga e a scuola i bulli lo perseguitano. Meno male che c'è Kevin. E sulla spiaggia una mano s'insinua dolcemente nei suoi slip. Quanto basta per ottenere otto nomination e tre Oscar.

8) AMORI CHE NON SANNO STARE AL MONDO Ridicolo melodramma che Francesca Comencini ha tratto da un proprio romanzo. Dove si racconta la sempre più fievole passione tra i docenti universitari Lucia Mascino e Thomas Trabacchi. Comprensiva di mugolii e nudi. Saranno anche prof, ma il congiuntivo è un optional («Vuoi che l'aiuto?»).

7) BAD MOMS 2 - MAMME MOLTO PIÙ CATTIVE Atroce seguito di una sboccatissima commedia made in Usa. Alle tre mamme del primo episodio, capeggiate dalla sessualmente liberal Mila Kunis, si aggiungono altrettante nonne con Susan Sarandon. L'illimitata stupidità dei dialoghi è niente di fronte alla loro volgarità.

6) NON C'È CAMPO Penosa commedia del plurirecidivo Federico Moccia. Rappresentata da una scolaresca romana, con l'improbabile prof Vanessa Incontrada, in gita in Puglia, dove i cellulari non prendono. Battuta: «Avete wi-fi qui?», «No, mi spiace, si mangia solo pesce».

5) VI PRESENTO TONI ERDMANN Commediaccia di spropositata durata, fallimentare ricerca dell'umorismo e insistente turpiloquio. Protagonista un buontempone che a Bucarest si spaccia per l'ambasciatore tedesco, mettendo in imbarazzo la figlia manager. Incredibile Oscar sfiorato al miglior film straniero.

4) ROSSO ISTANBUL Pretenzioso dramma, parzialmente autobiografico e interamente astruso, che Ferzan Ozpetek ha girato nell'amata Istanbul. Tutto ruota attorno a un regista che si presenta in città, ma sparisce. Quando si dice il sesto senso.

3) 120 BATTITI AL MINUTO A Parigi nei primi anni '90 si mobilitano i gay di ogni ordine e grado: l'Aids è un pericolo pubblico. I giovani anticonformisti Nathan e Sean mostrano, senza perifrasi, come è facile amarsi e arraffare il Grand Prix a Cannes. Tinto Brass è un dilettante.

2) MOGLIE E MARITO Sono vicini al divorzio, il neurochirurgo Andrea e la conduttrice tv Sofia. Poi, con un azzardato esperimento, i due si scambiano le personalità. Se Kasia Smutniak è quasi sopportabile, lo sculettante Pierfrancesco Favino mette i brividi nell'oscena parodia di una femmina.

1) THE SQUARE Delirante commedia

svedese, un'estenuante satira antiborghese sui supplizi esistenziali del curatore di una mostra d'arte. Chi è rimasto sveglio si chiede: avranno fatto l'antidoping alla giuria di Cannes che l'ha premiato con la Palma d'oro?

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