Francesca Michielin ha preso tutti in controtempo. Senza che nessuno se lo aspettasse, ecco qui “Cheyenne” il suo nuovo singolo scritto nientemeno che da Mahmood con Alessandro Raina, Davide Simonetta e Charlie Charles, ha il featuring proprio di Charlie Charles, che è il produttore forse più incisivo del mondo urban e trap. “È successo che Mahmood mi ha detto di aver scritto un brano proprio per me e che non potevo dire di no”, spiega ridendo lei.
Dopo X Factor la storia di Francesca Michielin è andata avanti passo dopo passo come si faceva una volta, ragionando, evolvendo, offrendo immancabilmente cose nuove, magari non sempre azzeccate ma comunque nuove e frutto di una evoluzione. Stavolta “Cheyenne” ha un suono assai urban che avvolge un brano nostalgico dai forti chiaroscuri. “Questa canzone apre la mia indagine sul rapporto tra la natura e il mondo urbano nel quale viviamo”.
In fondo è un percorso in linea con una artista che arriva da Bassano del Grappa e poi si è trasferita al centro della musica, in una metropoli come Milano che ha differenti ritmi e scale di confronti. “Infatti questo brano mi rappresenta anche sotto questo aspetto”, dice lei in un piccolo locale vicino a via Paolo Sarpi a Milano. Anche il disco precedente, intitola “2640”, c’era come filo conduttore una sorta di elogio della natura e dei suoi estremi, frutto forse di una lunga fascinazione per la Bolivia. Adesso, assistendo anche al fenomeno Greta, Francesca Michielin è entrata ancora più da vicino in questa dimensione e con “Cheyenne” consolida la forza di questo messaggio. Se vogliamo, lo stesso pezzo è anche un quadro naturale, talvolta irsuto e selvaggio con vocalizzi arditi e talvolta tribale grazie a percussioni digitali e taglienti.
Insomma inizia la nuova sfida di questa artista giovanissima (ha 24 anni) ma per fortuna fuori dagli schemi. Ciò che colpisce in Francesca Michielin, che è minuta e dolce quasi spaesata, è la determinazione nell’accettare le sfide e nel cercarne sempre di più succose e stimolanti. Ad esempio, il 20 settembre del 2020 (tre volte 20, ci vorrebbe la cabala…) lei si esibirà al Carroponte, un vero e proprio tempio della musica urban che nel tempo è stato “calcato” da veri fuoriclasse del rock e del pop mondiale. Lì Francesca Michielin arriverà con il suo nuovo album e senza dubbio porterà in scena anche questa “Cheyenne” che inizia a scalare le classifiche dello streaming e dell’airplay. “Non c’è una vocalità fitta ed esagerata dentro questo brano, ma le parole hanno la forza di un fiume in piena”.
E none è mica facile che lei canti scritti da altri, visto che è orgogliosamente cantautrice. “Infatti è uno dei pochissimi testi che non ho scritto io, ma quando ho letto le parole di Mahmood ho capito che mi rappresentavano in pieno e non avrei potuto dire di no. Cantandolo, l’ho sentito mio”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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