"Friends" riveduti (e corretti)

"Friends" riveduti (e corretti)

Ve li ricordate Joey, Chandler, Ross, Monica, Rachel e Phoebe? I sei trentenni americani che per un decennio ci hanno intrattenuto con Friends? Probabilmente sì, visto che si tratta di una delle sitcom (allora, negli anni Novanta, non si prendevano ancora così sul serio da chiamarsi «serie») più famose della tv. Ecco, bene, se ve li ricordate, teneteli bene a memoria, perché ora uno sceneggiato così non lo girerebbero mai più. E se lo facessero sarebbero subissati di critiche dai fondamentalisti del politicamente corretto. Partiamo dall'inizio: Friends è andata in onda dal 1994 al 2004 sulla Nbc, l'ultimo episodio è stato visto da 52,5 milioni di persone, diventando il più seguito del decennio e il quarto nella storia della tv. Nel 2017 Netflix, a ventitré anni dalla prima puntata, si è accaparrata lo streaming delle dieci edizioni. E Friends ha subito sbancato anche in versione digitale. Ma con il ritorno del successo, sono arrivate anche le polemiche. Perché? Semplicissimo, nella seconda decade del Duemila le battute di Friends sembrano imbarazzanti e politicamente scorrette. Manco fossimo in epoca vittoriana. Parliamo di una serie, mandata in onda per anni nel preserale di Raidue, che non sarebbe riuscita a fare arrossire nemmeno un'orsolina. Prima che il mostro del politicamente corretto si mettesse a mozzare la lingua dei comici e a decidere anche che cosa può o non può far ridere. Ora ridiamo davvero, passando in rassegna le cretinate dei censori della risata. Friends sarebbe una serie inopportuna perché: 1) spesso si ironizza sul fatto che Chandler sia figlio di un travestito e in alcune puntate viene addirittura (!) messa in dubbio la sua mascolinità. Apriti cielo, puro sessismo. Rivolta. 2) Ross viene «punto» perché mollato dalla moglie scopertasi improvvisamente lesbica. Se vi fa ridere tappatevi la bocca, strozzatevi in gola la risata, prima che un carrozzone Lgbt venga a far casino sotto il vostro salotto. Siete fascisti e omofobi! 3) Monica ricorda spesso episodi esilaranti della sua adolescenza da ragazza obesa, presa di mira da amici e compagni. E anche qui non va mica bene eh, non si scherza col corpo della donna, men che meno con quello di chi è sovrappeso, altro che Friends, come si dice dalle nostre parti questi sono «amici, amici... amici un c...», specialmente dei ciccioni. A proposito di amici, sconsigliamo a Netflix - mai lo avessero in mente - di trasmettere Amici miei.

Se c'è chi si scandalizza per Friends, per il capolavoro di Tognazzi e soci - tra un «finocchio!» e una evangelica lapidazione - i pretoriani del buonismo brucerebbero loro i server. Altro che sepolti da una risata, questi del politicamente corretto moriranno di noia.

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