Gabriele Muccino: "Valgo più di quanto dicono i critici che mi rompono i co.....i"

Gabriele Muccino si racconta dopo 18 anni dal primo successo cinematografico, L'Ultimo bacio, e si scaglia contro i critici che gli "rompono i co.....i"

Gabriele Muccino: "Valgo più di quanto dicono i critici che mi rompono i co.....i"

Vanta quattro David di Donatello e tre Nastri d’argento, eppure Gabriele Muccino è uno degli sceneggiatori e registi maggiormente sottoposti al giudizio implacabile dei critici.

A distanza di 18 anni dal successo cinematografico che l’ha introdotto nell’olimpo dei registi italiani, il film L’ultimo bacio, Gabriele Muccino racconta alcuni passaggi importanti della sua carriera e si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Un film che rappresentava una società che oggi, come sostiene lo stesso Muccino in una intervista a Il Fatto Quotidiano riportata da Dagospia, non esiste più perché antecedente l’11 settembre. “(Ne Il Primo Bacio, ndr) il futuro era illimitato, il mondo era pacificato, le crisi finanziarie lontane; è stata l' ultima fase nella quale proiettavamo dentro noi stessi la sfera del Novecento – ha spiegato il regista - . (poi) Il mondo si è inscurito, ed è iniziato quel rewind di cui oggi vediamo in maniera plastica gli effetti”.

L’ultimo bacio, quindi, ha “segnato la fine di un’epoca” e i protagonisti di quella pellicola hanno rischiato di “venire schiacciati dal ruolo” che avevano nel film, regista compreso. “Mi sono salvato grazie all' esperienza di Hollywood, altrimenti c' era il pericolo di venir cooptato dalla ripetitività – ha spiegato Muccino - . Per questo ho immediatamente iniziato a lavorare su Ricordati di me [...] (mentre, ndr) Will Smith e La ricerca della felicità sono la chiave: mi hanno sdoganato”.

Una serie di successi che hanno reso Gabriele Muccino uno stimato regista in tutto il mondo, nonostante le critiche di molti. “So di valere più di quello che i critici dicono – ha detto - . Mi rompono continuamente i co.....i, e non so il perché”. “Aver ottenuto candidature minori con A casa tutti bene, fa un po' sorridere – ha continuato a spiegare - Quando sono uno dei pochi registi italiani conosciuto nel mondo, e credo di essere bravo”.

La bravura riconosciuta a Muccino da gran parte degli attori che hanno lavorato con lui, però, sembra non bastare ai critici. Ma di questo lui non si preoccupa e ribadisce: “Forse non è chiaro, quando ho girato L' ultimo bacio avevo appena 32 anni, e poi qualcosa è successo”.

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