Game of Thrones: i segreti di Jon Snow e la sfida di Buffy

Sarah Michelle Gellar ha pubblicato su Instagram un video in cui scherza sul destino di Jon Snow in "Game of Thrones", intanto Kit Harington spiega i retroscena del copione

Game of Thrones: i segreti di Jon Snow e la sfida di Buffy

Sarah Michelle Gellar si è fatta contagiare dalla febbre di "Game of Thrones". Anche l'attrice che impersonò "Buffy l'Ammazzavampiri" si è fatta infatti prendere la mano, pubblicando su Instagram un video su Jon Snow. Proseguendo nella lettura, sono contenuti spoiler sull'ultima puntata della serie.

Nel video di Gellar si paragona la resurrezione di Jon Snow a quella di Buffy. Se nell'ultima puntata di "Game of Thrones" Jon Snow, interpretato da Kit Harington, è stato riportato in vita dalla magia di Melisandre, Buffy Summers venne riportata in vita all'inizio della sesta stagione dalla magia dell'amica Willow. Nel video, i due momenti sono accostati: Gellar li ha accompagnati dalla didascalia: "Chi lo fa meglio? Spiacente Snow, Summers è arrivata prima". In realtà nella serie Buffy moriva e resuscitava due volte: la prima nel finale della prima stagione, in cui veniva rianimata con la respirazione bocca a bocca dall'amico Xander, e la seconda nella sesta stagione grazie appunto alla magia.

Intanto Kit Harington ha svelato di essere stato a conoscenza prima degli altri attori della morte di Jon Snow: l'interprete ha dovuto mantenere il segreto con i colleghi, con il terrore di perdere la loro stima e amicizia, e alcuni hanno creduto che Snow fosse scomparso per sempre. In particolare, Sophie Turner ha dato a Harington una commovente lettera di commiato, temendo di non lavorare più assieme.

"All'inizio - ha dichiato Harington all'Entertainment Weekly -pensavo sarebbe stato divertente, come un gioco. Ma ho dovuto mentire a molti cari amici, ai membri del cast e alla troupe. Più avanti si andava più mi sembrava che li stessi tradendo.

Quindi ho finito per coinvolgere lentamente un po' di persone. [...] Sophie Turner mi ha scritto una lettera veramente lunga in cui mi spiegava quanto avesse amato lavorare con me e ce l'ho ancora. Quello mi ha fatto sorridere".

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