Gf Vip, i progetti futuri (e d'amore) di Licia Nunez: "Io e Barbara pensiamo alla maternità"

Tornata alla quotidianità dopo l’esperienza nella casa del Grande Fratello Vip, Licia Nunez parla del rapporto con gli altri coinquilini e della storia d’amore con Barbara Eboli, con la quale è pronta per vivere un futuro radioso

Gf Vip, i progetti futuri (e d'amore) di Licia Nunez: "Io e Barbara pensiamo alla maternità"

Licia Nunez, 40 anni, ha trascorso ben 87 giorni dentro la casa del Grande Fratello Vip facendo un percorso molto apprezzato che l’ha portata a un passo dalla finale e dalla conquista di un posto sul podio. Tuttavia, appena ne è uscita, ha trovato fuori un mondo completamente cambiato, in piena emergenza coronavirus.

La sera in cui ha varcato la soglia della casa di Cinecittà non c’era nessuno ad accoglierla, se non per alcuni operatori che le hanno dato il necessario – guanti e mascherine – per arrivare a casa e iniziare la sua quarantena. Qui, però, Licia Nunez ha finalmente potuto riabbracciare la sua compagna, Barbara Eboli, che passo dopo passo la sta supportando nell’accettare questo nuovo stato delle cose. Tra loro, contrariamente a quanto qualcuno ha insinuato, non c’è mai stata alcuna crisi. Infatti, le lacrime versate per l’attivista e politica Imma Battaglia, ex di Licia, erano tutt’altro che un rimpianto per una storia del passato. Tant’è che ora Licia e Barbara convivono e non vedono l’ora di allargare la famiglia.

Così, tra una prova di convivenza e il desiderio di poter presto tornare alla normalità, Licia Nunez si è raccontata come un libro aperto sulla sua esperienza all’interno della Casa più spiata d’Italia, sul suo rapporto con gli altri concorrenti, con alcuni dei quali ha stretto un forte legame di amicizia e stima reciproca e sui progetti futuri.

Dalla casa del Grande Fratello Vip alla realtà, cosa hai provato?

"Premesso che all’interno della Casa c’era un aggiornamento costante sulla questione coronavirus, è normale che varcando la soglia della porta – passando per così dire dalla teoria alla pratica – l’impatto è stato davvero destabilizzante, un vero e proprio trauma. Solo fuori mi sono resa conto della gravità del problema. Ricordo ancora quando sono uscita e la prima cosa che ho visto sono stati gli operatori della produzione rigorosamente a distanza tra loro, indossando mascherine e guanti. Tutto è successo nell’arco di pochissimi minuti, non ho avuto neanche il modo di smaltire l’adrenalina perché lo studio era chiuso. Quindi mi hanno dato una busta di carta contenente guanti e mascherina, mi hanno fatto salire in macchina e un autista mi ha gentilmente accompagnata a casa di Barbara. Pertanto, ho realizzato il tutto solo in un secondo momento. Il pensiero di ammalarmi mi è venuto il giorno dopo, quando ho chiesto alla mia compagna di accompagnarmi in farmacia a comprare alcune cose. Nonostante lei mi avesse spiegato tutto, ha insistito nell’accompagnarmi per evitare che per me fosse un’esperienza traumatica. D’altronde, lei era in quarantena da circa un mese e, diversamente da me, aveva avuto il tempo per abituarsi a questa situazione".

Cosa ti ha colpito di più?

"Mi ha scosso il primo impatto con le persone. Ho infatti notato che spesso e volentieri non ti guardano negli occhi, bensì per terra, preoccupandosi solo di mantenere la giusta distanza di sicurezza, oppure ti guardano in cagnesco laddove si accorgono che qualcuno non ha osservato le dovute precauzioni per evitare il contagio, quasi come se fossero arrabbiati".

Come ti sei organizzata per questa quarantena?

"Uscita dal Grande Fratello Vip sono stata accompagnata a casa della mia compagna e per questo motivo non avevo tante cose con me. Qui ho però le due valigie che avevo portato all’interno della Casa, ma è altrettanto vero che posso contare su alcune cose che avevo lasciato da lei prima ancora di prendere parte al reality. Tutto il resto è da me, ma qui ho davvero tutto l’essenziale".

In questo periodo, qual è il significato delle tue tante dirette sui social?

"In questi giorni così difficili per me è importante restare in contatto anche con i miei colleghi. Nonostante possa farlo tranquillamente in privato, ho scelto di interagire con loro tramite alcune dirette così da coinvolgere il pubblico passando del tempo insieme e strappando un sorriso. Questo è infatti il contributo migliore che possiamo dare in questo periodo".

Come valuti il tuo percorso nella Casa?

"L’essere arrivata a un passo dalla finale mi ha fatto capire di aver fatto un buon percorso. Se tornassi indietro rifarei tutto esattamente allo stesso modo. Non ho mai adottato una strategia né prima di entrare nella Casa né durante la mia permanenza a Cinecittà, senza pensare minimamente al gioco. Il mio obiettivo era infatti quello di fare un percorso interiore, durato alla fine ben 87 giorni. Sono stata sempre me stessa e credo di averlo trasmesso anche a chi mi seguiva da casa. Questa per me è stata la vittoria più importante".

Secondo te perché alcuni insistono nell’affermare che tu sia una stratega?

"Premettendo che nella vita non si può piacere a tutti, ribadisco ancora una volta di non aver fatto alcuna strategia. Con alcuni ho avuto modo e piacere di approfondire la nostra conoscenza, con altri invece no. Ma c’è da dire che è la normalità, esattamente ciò che succede nella quotidianità. Mettendomi nei panni dei telespettatori, chi vuole comprendere davvero una persona dovrebbe seguire il suo percorso 24 ore su 24 e non far riferimento esclusivamente a una puntata, dove si vede solo una minima parte. Per questo mi ha stupito piacevolmente l’accoglienza di quelle persone che sono riuscite a comprendermi appieno, va bene così".

Ti senti responsabile di aver fatto ingelosire Pago perché eri sempre più vicina Serena?

"Con Pago ci siamo rapportati pochissimo, ma quando è arrivata Serena con lei c’è stata subito una grande intesa, forse anche dettata dalle origini del Sud in comune. Il fatto che a Pago tutto ciò recasse fastidio penso sia riconducibile alla mia omosessualità. In altre parole, aveva paura che io potessi portagli via Serena. Lo giustifico solo perché in quel periodo so che stava attraversando un periodo molto difficile con la sua compagna e quindi fosse particolarmente sensibile e fragile. Dico così perché voglio essere particolarmente buona… In fondo però credo che lui abbia sbagliato completamente l’approccio, ha peccato di superficialità, forse neanche rendendosi conto di quello che ha detto. Esprimendosi in questi termini si è più volte dimostrato essere un maschilista e un omofobo. Inoltre, Pago è stato totalmente fuori luogo quando mi ha detto di non credere né alla mia storia passata né a quella attuale… Non conoscendomi, non avrebbe neanche dovuto pronunciarsi in quei termini. Sta di fatto che non ho mai avuto alcuna intenzione di sottargli Serena e tra noi non c’è mai stata alcuna forma di malizia. Per questo lo invito a concentrarsi solo sulla sua storia cercando di viverla al meglio e di risolvere i problemi che c’erano. Alla fine, penso che con tutto ciò che ha detto si sia semplicemente commentato da solo…".

E di Sossio che sostiene che tu abbia un esercito dalla tua parte?

"Quando Sossio è entrato nella Casa, il 24 febbraio, ho cercato di accoglierlo al meglio, proprio perché mi rendevo conto di quanto sia difficile integrarsi in un gruppo che ha già stretto dei legami. Ho sempre cercato di farlo sentire parte del nostro gioco, io più di tante altre persone, tant’è che ci siamo anche confidati a vicenda. Poi però qualcosa è cambiato, vuoi perché si creano anche delle affinità o delle fazioni… Sta di fatto che lui è arrivato a dire quello che ha detto, sostenendo che sarei andata in finale solo perché avevo un esercito di sostenitori che faceva il tifo per me. Un vero e proprio atto discriminatorio. Ciò che tengo a sottolineare è che io sono stata scelta come concorrente della casa indipendentemente dal mio orientamento sessuale. Prima di tutto questo c’è infatti l’identità, la personalità e il percorso professionale di una persona. Il mio orientamento sessuale non è altro che un contorno. Io non valgo la finale perché sono lesbica, ma per tanti altri motivi ben più importanti. Semplicemente, Sossio si è concentrato solo su un aspetto perdendosi tanti altri dettagli importanti di me. In ogni caso, mi sono trovata più e più volte a dover ribadire questo discorso, nonostante nel 2020 ci siano tematiche ben più importanti da dover affrontare. Per me lui è un n.p. – non pervenuto – e vedo ora che per lui il pubblico prova solo tanta indifferenza…".

Perché hai scelto di parlare della tua ex Imma Battaglia?

"Mi rendo conto del fatto che Barbara si sia risentita, è più che naturale. All’interno della Casa tutti sapevano della mia storia precedente con Imma Battaglia, ma ho parlato del mio passato unicamente perché mi è stata fatta una domanda da Antonella Elia. Il fatto è che all’interno della Casa molte emozioni vengono amplificate e le mie stesse lacrime sono state fraintese. Erano lacrime di frustrazione per non aver detto determinate cose a persone del mio passato, ma non avevano altro significato e in nessun modo dovevano essere interpretate come un rimpianto. È innegabile che per me sia stata una storia importante, ma capisco perfettamente che lei ci sia rimasta male, proprio perché solo ora vedo come venisse percepito il tutto dall’esterno. In realtà io ho parlato molto di Barbara all’interno della Casa, ma evidentemente sono state fatte vedere solo alcune conversazioni".

È vero che per anni hai impedito a Imma Battaglia di parlare della vostra storia?

"All’epoca è stata una mia decisione quella di non parlare della storia con Imma Battaglia. Come sapete, la nostra storia è nata nel 2004 e si è conclusa nel 2010. Io avevo circa 25-26 anni e, essendo all’inizio della mia carriera, temevo delle ripercussioni per via del mio orientamento sessuale. Ho avuto paura, tanto da non parlarne neanche in famiglia. Per questo sono stata io a chiederle di viverci la nostra storia fra le quattro mura di casa e con i nostri amici in comune. Sono consapevole che per lei tutto ciò sia stato motivo di grande sofferenza, ma l’ho sempre pregata di rispettare i miei tempi perché in quel momento pensavo fosse la cosa giusta per me. Tra noi infatti c’erano ben 19 anni di differenza e, mentre lei era già un esponente del movimento gay, io ero ancora all’inizio del mio percorso interiore. Poi, nel corso degli anni, sono maturata tanto e dopo un lungo processo di elaborazione interiore sono riuscita a fare coming out".

Sta di fatto che Barbara Eboli ti ha sempre difesa, anche se non sempre i suoi modi sono stati apprezzati. Secondo te ha esagerato?

"Assolutamente no, è solo così di carattere. È sempre stata una persona molta combattiva, una vera e propria leonessa come l’ha più volte anche descritta Barbara d'Urso. Mi viene da sorridere quando le dico sempre "Meno Barbara, meno", ma lei è semplicemente così! Questo è il suo carattere che si è costruita nel tempo, forse anche un po' come una sorta di corazza. Avendo perso entrambi i genitori per un tumore, Barbara ha costruito sul dolore la propria corazza. Non sopporta le ingiustizie e ha sviluppato un grande senso di protezione per le persone che ama – d’altronde io avrei fatto la stessa cosa al suo posto. Che poi il suo difendermi abbia sollevato dei polveroni, questo non mi sorprende affatto".

Quali ora i vostri progetti di coppia?

"A causa del coronavirus abbiamo per forza di cose anticipato la convivenza, anche se non nella casa che avevamo scelto visto che siamo in quella di Barbara. Prima dell’emergenza sanitaria avevamo infatti preso un appartamento a Roma, comodo per entrambe, ma visto come sono andate le cose si parlerà di trasloco quando tutto questo sarà finito. Poi, c’è sicuramente anche il progetto più importante, quello della maternità. Nonostante abbia il tempo biologico dalla mia parte, anche in questo caso bisogna attendere che la situazione torni alla normalità".

Avresti voluto che vincesse Paolo Ciavarro, ma alla fine il titolo è andato a Paola Di Benedetto. Cosa ne pensi?

"Avrei voluto che vincesse Paolo perché con lui ho avuto modo di approfondire la nostra conoscenza proprio per via del suo legame con Clizia, che per me era uno dei miei punti di riferimento. Il percorso di Paola, invece, l’ho trovato meno interessante rispetto a quello di Paolo o di altri concorrenti".

All’interno della Casa è nata qualche amicizia che resisterà anche fuori?

"Assolutamente sì, con la Marini ad esempio mi sento nel mio quotidiano, è una persona davvero stupenda! Ma anche Rita Rusic, una bellissima scoperta, Clizia

Incorvaia, Fernanda Lessa, Teresanna Pugliese, Barbara Alberti e Antonio Zequila. Posso dire di aver costruito dei rapporti veri, contrariamente a chi come Antonella Elia sosteneva il contrario".

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