Giordana Angi piano piano raccoglie i frutti che ha seminato dopo la sua partecipazione ad “Amici di Maria De Filippi”, dove si è classificata al secondo posto. Il suo primo album “Casa”, a sei settimane dalla sua pubblicazione, è risalito al secondo posto della classifica dei dischi più venduti in Italia. Diretta e schietta, quando l'abbiamo incontrata ci ha parlato del suo coming out ("assurdo dare un colore all'amore oggi, quando ai tempi di Platone non era un problema"), delle sue storie passate ("ho sempre dato tutto, ma forse non so se mi sono innamorata davvero"), fino a Tiziano Ferro ("a lui ho mandato la melodia del singolo 'Buona Cattiva Sorte' e ha scritto una storia fortissima"). La cantautrice italo-francese ha co-firmato 4 brani del nuovo album di Tiziano Ferro “Accetto Miracoli”.
Com'è nata la collaborazione con Tiziano?
"Il brano 'Buona Cattiva Sorte' è nato semplicemente da una esigenza che, in questo caso, era partita da me. Avevo un mio provino a casa e l'ho mandato a Tiziano. Lui ha sistemato i dettagli con Emanuele Dabbono, facendo questo testo meraviglioso. E' stato molto bello sentire questo testo che è stato in grado di raccontare una storia forte. Chapeau!"
Qual è la genesi del tuo disco “Casa”?
"Alcune canzoni le ho portate ai casting, altri brani sono nati di corsa. Questa è vita, ad esempio, è nata dentro la casetta".
Tornando ad “Amici” c'è stato subito un feeling particolare con il vincitore Alberto...
"Alberto è sempre molto timido nel parlare, mi ha chiesto di scrivere un testo sulla sua melodia. Così è nata 'Accanto a te'. Tra me e lui c'è un bellissimo rapporto. Con lui posso stare tranquillamente in silenzio, parlare e sentirmi libera di essere me stessa".
Ti sei sentita fragile dentro la scuola?
"Accetto il fatto che a mia fragilità è la mia forza. Noi non siamo solo una cosa, credo che in realtà siamo tanti modi di essere. So di esser forte e so che nella mia vita ho superato le cose difficili, come tutti, ma questo non significa che uno è guerriero o un superero sempre. Sono piena di fragilità e la fragilità mi piace anche negli altri, la accolgo molto volentieri. In questi giorni faccio fatica a realizzare come io possa avere del talento, anche Maria De Filippi me lo diceva sempre Guarda che hai talento anche tu! (ride, ndr)".
Hai anche parlato del tuo amore per le ragazze, è stato un problema per te?
"L'amore per me non è un problema, l'ho sempre vissuto così. Sarà che quando avevo 14/15 anni, quando ero al Liceo, leggevo anche le cose più classiche, come Platone. Per me studiare quella società era anche capire che non era un problema amare una persona dello stesso sesso. Forse tutto questo mi ha portato a pensare, a vivere con grande serenità il mio amore. Il problema non è l'amore, i problemi seri sono altri. Quindi ho sempre vissuto il mio orientamento sessuale con tranquillità. Scrivere musica mi aiuta a capire come ci si sente e a decifrare le tante emozioni che vivo. Insomma è una terapia".
Hai pianto durante la preparazione di “Margherita” per il Serale, come mai?
"Margherita di Riccardo Cocciante è la prima canzone che ho preparato per il Serale, poi ne abbiamo fatto molte altre. Avevo quasi rimosso quello che invece è stato un momento bellissimo. Ho fatto un lavoro pazzesco dentro la scuola, per ogni canzone che ho fatto, ho cercato di entrare nel testo: interpretare come fossero mie le parole degli altri. Quando finivo di cantare ci mettevo un po' a uscire da una canzone per poi entrare in un'altra. Questo è stato frutto di un percorso umano e artistico pazzesco. Ogni volta ringrazio la vita che mi ha permesso di confrontarmi anche con professionisti e persone diverse da me. Questo mi ha consentito di crescere moltissimo".
È stato un momento intenso per te...
"Mi sono commossa molto perché mi ha ricordato una storia in particolare che ho vissuto. Tutti abbiamo la nostra Margherita. E' quando si sente la necessità di dire alla persona che si vuol bene: “Dammi quello che ti serve e io te lo porto, talmente sono innamorata di te”. Dunque è la voglia di dare amore, senza la pretesa di ricevere la stessa cosa in cambio. Non so se mi sono innamorata veramente, non lo so, ma il senso di quel sentimento lì è dirompente".
Avevi dichiarato che in caso di vittoria avresti aiutato tua sorella, cosa accadrà ora?
"Mia sorella la aiuterò comunque. Quando ero dentro la scuola mi hanno chiesto cosa avrei fatto dei soldi se avessi vinto. Da parte mia ho sempre pensato che avevo già vinto e che comunque arrivare fino a lì superava qualsiasi altra aspettativa. Avevo fatto un bel percorso e avevo già un disco fuori. In quel momento ho solo pensato a vincere per mia sorella, per aiutarla a vivere serenamente e affrontare gli studi universitari, cosa che non ho vissuto io perché non ne ho avuto le possibilità".
Qual è il tuo bilancio personale post Amici?
"In questo momento sono stupita per quello che mi sta succedendo, vivo di gratitudine incredibile nei confronti della famiglia, di “Amici” e anche nei confronti management, nella discografica Virgin. Tutti questi sentimenti mi stanno portando già a scrivere altre cose. Ho quasi un altro disco pronto (ride, ndr). Ma anche vedere le file di fan negli Instore per me rappresenta moltissimo, faccio fatica a realizzare che sono lì per me e cerco di ringraziarli, abbracciandoli. Quello che noto è che i miei fan si sono trovati nei testi e finché vorrò fare musica, lo farò. Se un giorno non avrò più voglia di scrivere mi fermerò".
Due concerti evento ti aspettano: il 6 ottobre all’Alcatraz di Milano e l'11 ottobre all’Atlantico di Roma.
"Ai due concerti mi ci fanno pensare i mie fan che mi danno appuntamento a Milano e Roma. Appena finiremo gli Instore, farò già le prove con la band. Metteremo a punto tutti i dettagli, le canzoni ci sono e non vedo l'ora!"
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