Non solo il racconto dell'emergenza Covid e i riferimenti ai temi più caldi della politica americana. Nella sceneggiatura di Grey's Anatomy tornerà presto ad essere affrontato anche un altro argomento di carattere sociale: quello dell'inclusività. Sulla scia di una tendenza che ormai attraversa il mondo dello spettacolo e delle produzioni tv, anche il medical drama ideato da Shonda Rhimes avrà nel suo cast un personaggio non binario, ovvero che non si riconosce nella tradizionale distinzione di genere tra maschile e femminile. Si tratta del dottor Kai Bartley, interpretato da E.R. Fightmaster, l'attore e produttore statunitense non binario anche nella vita reale. In questo caso, dunque, l'identità dell’interprete corrisponderà a quella del personaggio.
Il protagonista Lgbt era già comparso in due episodi della nuova e 18esima stagione della serie, in onda sulla Abc negli States e debuttata in Italia il 27 ottobre scorso (su Star di Disney+). Secondo quanto riporta Variety, la sua presenza diventerà però stabile e ricorrente: il pubblico americano ritroverà il dottor Kai già nella puntata dell’11 novembre prossimo. Il suo volto continuerà a comparire tra i membri del gruppo di ricerca sul Parkinson a cui le protagoniste Meredith (interpretata da Ellen Pompeo) e Amelia (alias Caterina Scorsone) si sono aggiunte in Minnesota, convocate dal dottor David Hamilton (Peter Gallagher). A sottolineare la particolarità del personaggio, anche il fatto che, nella descrizione fornita dalla stessa Abc, esso venga indicato con il pronome "loro", utilizzato proprio per non ricadere nell'indicazione di un preciso genere maschile o femminile. "Kai ed Amelia legano grazie all’amore condiviso per la medicina e il cervello", ha anticipato l’emittente, riuscendo subito a far fantasticare i fan della serie sui possibili risvolti di questa complicità.
Per Grey's Anatomy, l’ingresso nel cast fisso dell’attore E.R. Fightmaster segna ulteriormente l’intenzione degli sceneggiatori di spingere l’acceleratore sulla questione di genere, entrando a gamba tesa in un dibattito sull'inclusione che anche negli Stati Uniti è di stretta attualità. Già nel 2018, in occasione della 15esima stagione, la serie tv di Shonda Rhimes aveva accolto nel proprio cast il suo primo chirurgo Lgbt, l’attore Alex Landi nel ruolo del Dottor Nico Kim.
Nello snodarsi delle puntate, tuttavia, il popolare medical drama aveva affrontato anche altri temi della battaglia politica, non sottraendosi dallo schierarsi su argomenti quali la sanità pubblica, l'accoglienza degli immigrati (anche clandestini), la fluidità dei rapporti intesa come modello di una società moderna.
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