Può un gesto semplicissimo, come quello di chiudersi da soli la portiera dell’auto, dare vita a un accesissimo dibattito? Sì, se a compiere quella minuscola, banale azione è il principe Harry. Il duca di Sussex è arrivato di fronte all’edificio della Guildhall, nel centro di Londra, per partecipare alla manifestazione del quinto anniversario degli Invictus Games, la gara sportiva da lui patrocinata e fondata nel 2014 per i veterani di guerra. Nel parcheggio della Guildhall il secondogenito di Lady Diana e del principe Carlo è sceso dall’auto e con nonchalance si è chiuso da solo la portiera, ci racconta Vanity Fair. Può sembrare un gesto normalissimo, che tutti noi compiamo ogni giorno in automatico. Il duca, però, non è una persona come tutte le altre e questa nuova, apparentemente piccola infrazione al protocollo ci restituisce un’immagine meno tradizionalista della monarchia britannica. Un ritratto dei tempi che cambiano e di cui Harry e Meghan sono i protagonisti indiscussi.
La Corona inglese (e, di solito, tutti i simboli di questo tipo) vivono di regole ferree, immutate nel tempo. I suoi membri non potrebbero scambiarsi effusioni in pubblico, o passeggiare a piedi nudi sulla spiaggia, oppure ancora fare l’impossibile per sedersi uno accanto all’altra nelle cene ufficiali. Eppure Harry e Meghan lo hanno fatto e continuano a farlo, incuranti di ciò che penseranno gli esperti reali, o scriveranno i tabloid. Questi non sono che pochi esempi di un nuovo modo di interpretare la vita da “royal”, una scelta di stile che alcuni criticano, mentre altri vedono come emblema di un nuovo corso e di semplice buon senso di fronte al mondo che cambia velocemente. Del resto Meghan fu molto chiara prima del suo matrimonio, quando disse a Vanity Fair UK: “Non sarà certo la mia relazione a definire chi sono”. Una dichiarazione di intenti e una rivendicazione di indipendenza insieme, concretizzatasi in due scelte recenti e importanti. La prima, ci racconta Il Messaggero, riguarda proprio l’assenza della duchessa al ricevimento degli Invictus Games (ricordiamo che Harry e Meghan fecero la loro prima apparizione pubblica da fidanzati proprio agli Invictus Games di Toronto nel 2017).
Infatti il duca di Sussex è stato accompagnato dalla sua segretaria personale, Fiona McIlwham, la cui presenza ha scatenato dei rumors immediatamente messi a tacere. La seconda scelta di Meghan ha a che fare con la sua decisione di non prendere parte agli Highland Games di Balmoral con la regina Elisabetta. La duchessa, infatti, ha preferito recarsi a New York per assistere agli US Open e fare il tifo per l’amica Serena Williams, come ha spiegato il sito Leggo. Secondo il Sun la sovrana non avrebbe gradito affatto questo “voltafaccia” e degli insider hanno rivelato al giornale che sarebbe “ferita e delusa in un momento in cui le piace riunire i suoi amici e la sua famiglia”, poiché le sarebbe piaciuto trascorrere “qualche giorno di allegro caos” con tutti i nipoti. Harry e Meghan, però, vorrebbero farsi perdonare il rifiuto alla regina, dimostrando il loro valore durante il prossimo viaggio ufficiale in Africa, che si terrà dal 23 settembre al 2 ottobre.
I duchi avranno l’occasione di incontrare personaggi di rilievo come la vedova di Nelson Mandela e l’arcivescovo Desmond Tutu. In particolare Harry si recherà da solo, per ragioni di sicurezza, in Angola, Botswana e Malawi, ripercorrendo le tappe dell’impegno umanitario di sua madre. Assisterà a un’operazione di bonifica di un campo minato (la lotta contro le mine antiuomo era un baluardo per Lady Diana). Prima del viaggio Meghan lancerà una linea di moda creata da lei e dall’amica Misha Nonoo per Smart Works, una charity che si occupa di assistere donne in situazioni difficili.
Non è improbabile che rispettando questi doveri Harry e Meghan sperino anche di riconquistare la fiducia della regina e anche ritagliarsi uno spazio sempre più autonomo all’interno della royal family. Un obiettivo ambizioso, moderno e che potrebbe perfino, se raggiunto, oscurare la fama degli altri Windsor, soprattutto di William e Kate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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