Principi ameba o giullari di corte, duchesse insultate via social o che non hanno desiderio alcuno di diventare regine, primi amori di corte non corrisposti. Le pillole di oggi ci regalano un leggero astio nei confronti della regalità, in particolare di quella targata Windsor. Meno male che ci pensa la regina Elisabetta a dare nuova dignità a un’istituzione che sembra sempre più in bilico, circondata dalla nebbia del passato, boicottata, talvolta incapace di reagire al presente.
"Non sono che una dannata ameba", il principe Filippo contro tutti
Secondo voi un uomo come il principe Filippo, caratterino acceso e battuta pronta (anche se spesso infelice), ha accettato sempre di buon grado di essere il numero due, l’ombra della moglie, un consorte stile “carta da parati”, bello ma sullo sfondo? Il documentario “Philip: The King without The Crown” ci dice di no (non avevamo dubbi). In particolare Filippo avrebbe fatto fuoco e fiamme in un’occasione, quando scoprì di non poter dare il suo cognome al neonato principe Carlo. Così aveva deciso l’onnipresente Churchill. Il principe consorte, frustrato, sentiva di non contare niente come uomo, come marito e pure come padre. Come sottolinea l’esperto Glynis Barber “significava che c’era un’altra prova che il vero potere risiedesse nella moglie”. Possibile diagnosi: maschilismo acuto aggravato da complesso d’inferiorità (tranquillo Filippo, ne soffriva anche il principe Alberto, marito della regina Vittoria). Durante una scenata di fronte alla regina Elisabetta il principe Filippo avrebbe urlato: “Non sono altro che una dannata ameba!”. Ma di solito non sono i ranocchi a trasformarsi in principi? Se prima era difficile baciare un ranocchio per trasformarlo nel principe azzurro, ora con l’ameba è praticamente impossibile. Mai una gioia.
Harry, da giullare di corte a rockstar
L’esperto di corte Robert Lacey ha difeso a spada tratta Harry e Meghan, scagliandosi contro la royal family durante un’intervista a Good Morning America. Il biografo non le ha mandate a dire, sostenendo che a corte il principe Harry fosse considerato “l’erede di scorta”, un trattamento che lo avrebbe istigato a covare rancore nei confronti dei parenti. Lacey ha dichiarato: “Negli ultimi anni… Harry…si è reso conto fin da adolescente di essere considerato una sorta di giullare di corte, il numero due”. Queste non sono parole, sono pugnalate. Lacey ha continuato: “L’incontro con Meghan ha trasformato Harry, lo ha incoraggiato a cambiare” e ha rincarato la dose: “I Sussex sono diventati due rockstar in grado di offuscare anche il resto della royal family”. Rispettiamo l’opinione, però, ne potremmo discutere a lungo, anche perché è tutta da dimostrare. Sembra che da “Finding Freedom” in poi sta prendendo piede una specie di “beatificazione” di Harry e Meghan, le due vittime “assolute” della “vampiresca” royal family. Sembra troppo facile e anche troppo comodo. Meghan Markle, poi, sarebbe una specie di “salvatrice” del principe Harry. Nelle favole non era il contrario? Cosa sta succedendo ai principi, oggi? Non sanno più salvare le principesse?
Jessica con(tro) Meghan, amicizia al capolinea?
Jessica Mulroney e Meghan Markle sono ancora amiche o si sono giurate odio eterno? Non lo ha capito nessuno. Hanno davvero litigato perché l’estate scorsa Jessica sarebbe stata accusata dal popolo social di non aver sostenuto abbastanza la campagna di Black Lives Matter? Mistero. Certo il silenzio di Meghan sulla faccenda ha fatto rumore. Ora la Mulroney ha avuto la smagliante idea di pubblicare un elegantissimo post su Instagram in cui definisce “a…hole”, cioè “str..i” tutti quelli che l’avrebbero offesa e tradita, che lei e il marito Ben “credevamo esserci amici”. Meghan, ti fischiano le orecchie? In realtà non sappiamo se ci sia un riferimento alla duchessa, accettiamo la libertà di espressione, però Jessica, possiamo darti un consiglio? Prendi il telefono, chiama direttamente gli “a..hole” e chiarisci con loro. Il post criptico sui social fa tanto infantile.
I veri scandali della royal family secondo Robert Lacey
Ancora lui, il biografo Robert Lacey, nel suo libro “Battle of Brothers” ci svela quali sarebbero i veri scandali che hanno travolto la royal family. "Dal vangelo secondo Lacey”, per esempio, sappiamo che il primo incontro tra Camilla e il principe William sarebbe stato piuttosto freddino. Il primogenito di Lady Diana non riusciva a perdonare la relazione extraconiugale del padre e nemmeno ad accettare che la morte della principessa avesse spianato la strada ai due amanti. Sembra anche che ai tempi della scuola e dell’università il principe William fosse un festaiolo con la “F” maiuscola, al pari di Harry. In quanto erede al trono, però, le sue “avventure ai party” dovevano rimanere un segreto. In questa rassegna gossip potevano mancare i duchi di Sussex? Assolutamente no. Lacey ci dice che fino allo storico post di Instagram Harry e Meghan non avrebbero rivelato a nessuno della famiglia la loro intenzione di lasciare la corte. I Windsor non erano a conoscenza neppure della causa intentata dai Sussex contro il gruppo editoriale del Mail. Harry e Meghan, fateci capire. Volete la trasparenza e la libertà, ma poi siete i primi a non parlare chiaro? Forse la Megxit poteva essere gestita con più buon senso.
Il nuovo ritratto della regina Elisabetta
Chiudiamo le pillole reali di questa settimana parlando del nuovo ritratto della regina Elisabetta rilasciato dal Canada, uno dei Paesi del Commonwealth a cui Sua Maestà è più legata. La foto, scattata al Castello di Windsor nel 2019 dal fotografo della royal family Chris Jackson, evidenzia il piglio deciso di una monarca in gran forma, l'ineguagliabile eleganza e dignità. La regina Elisabetta porta appuntate sul petto le spille dell’Ordine del Canada e dell’Ordine al Merito Militare, le più importanti onorificenze canadesi. La collana e gli orecchini in diamanti e zaffiri fanno parte della Victoria Suite e vennero commissionati nel 1850. Giorgio VI li regalò a sua figlia, Elisabetta II, in occasione del suo matrimonio nel 1947. Il bracciale e la tiara sono più recenti, del 1963.
Il diadema in particolare venne ricavato da una collana appartenuta alla principessa Luisa del Belgio. God save the Queen! (Se poi Dio ha tempo per salvare anche tutti noi dal virus, non ci offendiamo. E se per caso non c’è, citando Faletti, “come non detto”).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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