Jennifer Lawrence torna a parlare delle accuse di molestie sessuali che sono state mosse ad Harvey Weinstein. Come riporta il Time, nella puntata domenicale di "60 Minutes", l'attrice ha parlato dei sentimenti provati all'emersione delle notizie sulla stampa, quando qualche mese fa sono circolate le prime testimonianze contro il produttore. Lawrence non ha avuto mezzi termini per definire il suo sconforto: "Quello che ha fatto è criminale e deplorevole: quando la notizia è uscita, avrei voluto ucciderlo. Il modo con cui ha distrutto le vite di così tante donne: lo voglio vedere in galera".
Queste parole giungono all'indomani delle scuse che il produttore ha fatto pervenire all'attrice. Lawrence è infatti stata di recente citata dal legale di Weinstein, come esempio di attrice che ha continuato a lavorare con lui nonostante le accuse. In realtà, la giovane in passato aveva semplicemente sottolineato di non aver subito abusi dal magnate hollywoodiano, credendo tuttavia alle accuse delle vittime e supportandole nella loro richiesta di giustizia. Lawrence si è quindi ritrovata a spiegare come le sue parole siano state prese fuori contesto dal legale, ribadendo vicinanza a tutte le donne molestate.
Anche Meryl Streep è stata coinvolta nella questione: l'avvocato l'ha infatti annoverata tra le professioniste che hanno continuato a lavorare con Weinstein nonostante le accuse. Il Premio Oscar, però, ha spiegato come le sue parole siano state utilizzate in maniera impropria.
La risposta di Streep - che pure ha ricevuto delle scuse e la promessa, insieme a Lawrence, che i loro nomi mai più verranno citati in questa causa - è molto simile a quella della giovane collega. Streep ha parlato di "azioni criminali" e di "responsabilità" che sarà scopo della giustizia far pagare al produttore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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